Marines e Nato, prove di guerra al terrorismo in Sardegna: “Bombe sulle nostre coste”

Al via in Sardegna la Joint Stars 2019 con forze Nato e Usa. Pili all’attacco: “Una vera e propria occupazione militare su terra – mare – aria. Siamo l’unica terra al mondo con un potenziale ambientale unico ed esclusivo che viene utilizzata per scaricare bombe e missili da parte di eserciti di mezzo mondo”


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“Ecco cosa ci aspetta per 20 giorni a partire da oggi, giorno e notte. Questa è l’immagine utilizzata stamane per descrivere i limiti, i vincoli e i divieti a cui sarà sottoposta la Sardegna sino al 31 maggio. Una vera e propria occupazione militare su terra – mare – aria che renderà impraticabile il mare e il cielo. Con bombardamenti su Teulada, Capo Frasca e Quirra. Ovviamente per i servi e cialtroni è tutto normale”.

Così l’ex deputato Mauro Pili commenta la Joint Stars 2019 la più importante attività addestrativa a livello nazionale pianificata, organizzata e gestita direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze .

Per circa tre settimane dal 13 al 31 maggio l’esercitazione “Live”, che prevede il dispiegamento nelle aree di addestramento della Sardegna di un Comando Joint Task Force: forze terrestri, navali e aeree delle Forze Armate nazionali assieme a paesi della Nato e partner.

“Siamo l’unica terra al mondo con un potenziale ambientale unico ed esclusivo che viene utilizzata per scaricare bombe e missili da parte di eserciti di mezzo mondo”, commenta Pili, “una colonia per tutti, a partire dagli americani sino ad arrivare alle bombe a km zero. Tutti in silenzio i servi del sistema, quelli foraggiati dalle industrie belliche. Queste esercitazioni pagliacciate servono solo alle industrie belliche e a nessun altro. Gli altri stati”, aggiunge, “mettono a disposizione sperduti deserti per esercitare le proprie milizie, noi in Sardegna ci facciamo bombardare le coste più belle e non solo. E ci sono servi che gioiscono di questo. Posso solo dire per esperienza e conoscenza che queste basi militari in Sardegna hanno portato solo povertà ed emigrazione, zero infrastrutture e sottosviluppo, morte e disastri ambientali. I servi”, conclude, “evitino di commentare con servili idiozie, cancello e blocco istantaneamente, tolleranza zero per i servi del sistema”.

L’addestramento prevede la creazione di uno scenario caratterizzato da una minaccia “multidimensionale e a difficoltà crescente”. Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare si eserciteranno in un Teatro Operativo e per la prima volta saranno giocate le “Nato precautional measures” anche in ambienti colpiti dalla minaccia Cyber e CBRN (Chimico Biologico Radiologico Nucleare).

Quest’anno all’esercitazione parteciperanno anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza e personale dell’agenzia Enav (Ente Nazionale per l’assistenza al volo).  Ci saranno anche alcune componenti dell’US Marines Corps: in totale due mila uomini più di 25 tra velivoli ed elicotteri, decine di mezzi terrestri, navali ed anfibi che saranno impegnati in intense attività addestrative diurne e notturne.