Marcello Lai di Linea Notturna: “Così gli Smartphone e il Covid hanno spezzato la magia della Cagliari di notte”

La proposta dello storico titolare del locale notturno cagliaritano: dopo il covid per rilanciare la movida notturna apriamo locali davanti al nostro bellissimo mare, al porto e a Su Siccu.


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Marcello Lai di Linea Notturna: “Così gli Smartphone e il Covid hanno spezzato la magia della Cagliari di notte”
La proposta dello storico titolare del locale notturno cagliaritano: dopo il covid per rilanciare la movida notturna apriamo locali davanti al nostro bellissimo mare, al porto e a Su Siccu
“Impongono una clausura obbligatoria con minacce di sanzioni, non voglio fare il negazionista ma non si riesce ad andare avanti. Non si può proibire di aprire un ristorante, un bar quando magari si va negli autobus o al market e migliaia di persone sono assembrate e, forse, in minor maniera rispetto ai ristoranti e bar, dove tutti quanti hanno attuato il protocollo per far rispettare le distanze. 
Com’è cambiata la movida negli ultimi anni? Sicuramente c’è stata meno socializzazione in tutto, perché è diventato tutto più virtuale da quando c’è stato l’avvento dei telefonini. Internet ha cambiato, tutto quanto è diventato tutto più virtuale e meno sociale: se non si aveva voglia di uscire, si faceva una videochiamata oppure solo la chiamata e si sapeva dove erano gli amici. Si è persa l’abitudine di andare ad un appuntamento più o meno fisso, dove si trovavano gli amici e, se non si trovavano gli amici, c’era comunque una persona dietro al bancone del bar con il quale chiacchierare. Cagliari era il salotto dove passare le serate e girare qualsiasi parte.
Come vedo il futuro post covid? È un punto interrogativo perché il post covid sarà sempre dettato. Il locale è fermo da un anno e mezzo, c’è il famoso bus della linea notturna con le quattro frecce e difficilmente potrà ripartire: ci vorrà parecchio se non da rottamare direttamente.  Questo covid ha messo in ginocchio tantissime strutture con tantissime persone che lavoravano e portavano a casa lo stipendio; tante persone si sono conosciute, fidanzate e sfidanzate: ogni tanto con gli amici si parla, si chiacchiera e si dice che bisognerebbe fare un party per coloro che si sono conosciuti e stanno ancora insieme.  
A Cagliari c’è stata una mossa  dell’amministrazione comunale per l’apertura all’esterno: prima non si davano le concessioni dei tavolini, era proibito  tassativamente. Cosa si potrebbe fare per rilanciare la movida notturna? Sicuramente ci sono ottime iniziative da parte dell’autorità portuale che sta realizzando passeggiate.  Sicuramente anche l’abbattimento dei silos può rilanciare un’altra parte del porto che era d’uso e consumo di ben altro. Tutto ciò che è di fronte al mare è sicuramente da valorizzare ulteriormente e Cagliari ha tanti frontemare”. 
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo 
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