“Le pale mi girano solo al pensiero, entro il 20 giugno si rende necessario rispondere al Ministero e alla Regione con opposizioni tecniche e politiche a tutela del nostro territorio, servono a poco i neo politichetti che parlano tra loro. Servono atti, documenti e carte che noi abbiamo prodotto e porteremo all’attenzione del consiglio” ha spiegato la sindaca Francesca Fadda. Proteste e manifestazioni sono solo un richiamo all’attenzione ma ciò che è veramente necessario è l’intervento da parte degli amministratori e di tutte le istituzioni politici per frenare l’avanzata dell’energia in nome del “green”, che vorrebbe ricoprire la Sardegna di progetti e impianti altamente impattanti dal punto di vista paesaggistico ambientale. E la presa di posizione, da parte del comune a pochi chilometri da Cagliari non arretra, anzi: per il nuovo progetto, che riguarda i Comuni di Sinnai e Maracalagonis con opere di connessione nei medesimi Comuni e in quelli di Quartucciu, Settimo San Pietro e Selargius, “ci batteremo nuovamente a tutela di tutti e del nostro centro abitato, ma anche a tutela di quei cittadini di Sinnai che non vogliono il Parco eolico a ridosso del centro abitato in presenza di aziende, natura incontaminata, zona archeologica.
Quindi abbiamo deciso di convocare il Consiglio Comunale sentiti tutti i consiglieri e portare la nostra proposta perché venga accolta da tutto il consiglio.
Siamo fermi sulle nostre decisioni e se servisse faremmo sit in e rivolte pacifiche per il nostro territorio”.
Una opposizione già affrontata: “Lo abbiamo già fatto diverse volte con la nostra amministrazione affrontando il tema Pale Eoliche e siamo riusciti a guadagnare il parere negativo del ministero sulla nostra zona e quindi a sospendere i procedimenti”.












