Scoperte archeologiche mozzafiato quelle racchiuse nel territorio del centro della Trexenta, regione storica della Sardegna, situata nella parte settentrionale della provincia di Cagliari, importante oggi come negli antichi tempi. È il sindaco che l’amministra, Umberto Oppus, a fornire gli aggiornamenti riguardo gli scavi in corso che, pietra dopo pietra, consentono di scoprire e ricostruire una porzione ancora nascosta di ciò che è stato edificato, dalle precedenti civiltà, durante il corso dei secoli. “Con tutte le stratificazioni presenti da qui ad arrivare al nuragico c’è una immensa mole di dati scientifici e reperti archeologici da valorizzare. Considerando anche la notevole estensione dell’area” commenta un cittadino. Tanti infatti gli appassionati che seguono con attenzione l’andamento degli scavi. Non solo: chi apprende la notizia per la prima volta è incuriosito e affascinato dai dati, dalle certezze e supposizioni che emergono riguardo il sito archeologico di “Su Angiu” e dalla valorizzazione che il Comune compie riguardo questo aspetto. “Semplicemente emozionato” afferma Oppus.
Già in età preistorica il sito era abitato, tre ettari circa è l’area interessata e i resti vicini villaggi d’epoca punica e romana compaiono tra le pietre nuragiche. Grande lavoro per i professionisti della Sovrintendenza dei Beni Culturali: armati di pale, picconi e picconcini, zappe, palette, scopette e spazzole a loro il prestigioso compito di far riemergere le meraviglie delle tante civiltà che si sono susseguite nell’arco del tempo.











