Malamovida a Cagliari, sfida in Consiglio: “Non basta il semplice controllo o la repressione, servono politiche mirate per i giovani”. La consigliera Roberta Sulis di Forza Italia critica le scelte della giunta Zedda: “La bozza di protocollo d’intesa contro la mala movida a Cagliari tra la Prefettura e il Comune di Cagliari, sulla scia di analoghe intese sottoscritte a livello nazionale, in merito alla somministrazione di alcolici ai minorenni, non può basarsi sulla politica di mero controllo. Non possiamo illuderci che basti vietare o reprimere per risolvere un problema che è molto più profondo e complesso. Il divieto, se non accompagnato da un percorso di educazione, informazione e sensibilizzazione, rischia di rimanere un provvedimento sterile.
Lo avevo già evidenziato nella mozione che ho presentato in Consiglio Comunale il 15/04/2025: il contrasto alle dipendenze richiede un approccio integrato, un lavoro corale che veda coinvolte le istituzioni, le famiglie, le scuole, le associazioni locali, e che ponga al centro la crescita culturale e la responsabilizzazione dei nostri giovani.
È necessario rafforzare le campagne di sensibilizzazione, con linguaggi e strumenti vicini alle nuove generazioni, per renderle consapevoli dei rischi legati al consumo di alcol e sostanze stupefacenti. Non basta dire loro “non farlo”: occorre far capire cosa comporta, quali conseguenze ha sul corpo, sulla mente, sulle relazioni e sul futuro.
Occorre potenziare i servizi di supporto psicologico e i percorsi di trattamento delle dipendenze, collaborando strettamente con i centri di riferimento del territorio. Non possiamo lasciare soli né i ragazzi che cadono in queste problematiche né le loro famiglie, che spesso non hanno strumenti adeguati per affrontare situazioni tanto delicate.
Ritengo fondamentale anche rafforzare il servizio degli educatori di strada, che rappresentano una risorsa preziosa perché intercettano i giovani nei loro contesti di vita quotidiana, spesso prima che il problema esploda in tutta la sua gravità. Così come è urgente elaborare strategie di sostegno rivolte ai genitori, affinché possano svolgere con maggiore consapevolezza e strumenti il loro ruolo educativo.
Se non educhiamo e sensibilizziamo i nostri ragazzi, se non li rendiamo protagonisti consapevoli delle proprie scelte, ogni provvedimento di divieto sarà incompleto e poco incisivo. Solo con una strategia globale, seria e continuativa, potremo affrontare con efficacia il problema delle dipendenze”, conclude la consigliera comunale Roberta Sulis.









