Il Consiglio d’Europa ha indicato l’ateneo cagliaritano come modello per il progetto “Hand in hand to support refugees integration, education, training and recognition of qualifications”. Nello scorso anno accademico, undici giovani provenienti da vari paesi africani hanno ottenuto l’importante “certificato” per poter studiare in questa o quella università italiana, e due di loro hanno scelto di restare a Cagliari: “Abbiamo permesso loro il riconoscimento del titolo di studio, attraverso un percorso stabilito sulla base dei pochi documenti che avevano dopo essere fuggiti, e certificato il tutto con le associazioni che si occupano di accoglienza di migranti”, spiega la rettrice Maria Del Zompo.
“L’anno scorso è stata la prima volta di questo progetto, speriamo di poterlo ripetere”. I giovani hanno avuto delle agevolazioni, “per loro c’è stata l’esenzione dalle tasse universitarie. Sono molto soddisfatta del plauso non solo dell’Europa, ma anche della Sardegna e di Cagliari”, afferma la Del Zompo. Complimenti sono arrivati anche “a livello nazionale, siamo usciti su tante riviste e intervistati. È un progetto che è piaciuto molto”.











