Il loro bimbo non va più a scuola da tre settimane. Il motivo? Un caso Covid scoperto nella sua aula. I protocolli sono scattati subito, dopo sette giorni il tampone era già stato fatto (esito negativo) e il piccolo, di appena 4 anni, poteva già tornare a scuola. Ma poi, invece, non è avvenuta la sanificazione delle aule. Meglio, è in ritardo. E allora, bimbo a casa sino a data da definire. “Un grosso problema per noi”, spiega il padre, Alberto, 37 anni (il nome è di fantasia per tutelare la privacy del minore). Il piccolo frequenta in una scuola dell’hinterland cagliaritano. “Io e mia moglie lavoriamo in smart working, per fortuna, ma ora dobbiamo fare i turni. Se prima io e la mia compagna lavoravamo di mattina, ora dobbiamo dividerci. La nostra vita è stata stravolta per colpe non nostre”, afferma il 37enne. “Come è possibile che non siano previste sanificazioni immediate nelle scuole? Sappiamo che in altri istituti tutto si è risolto in pochi giorni, nel caso della scuola di nostro bambino, invece, no”. Disagi, quindi, per la giovane famiglia: “Abbiamo anche un altro figlio, anche lui minorenne e da seguire. Non è giusto che le famiglie debbano fare i salti mortali perché, chi si dovere, non riesce a garantire soluzioni rapide. Nella scuola del nostro figlio più piccolo non c’è nemmeno il servizio mensa. Non l’hanno attivato proprio per l’emergenza Covid”.
Forse, proprio da oggi, l’incubo finirà: “Dall’istituto ci hanno detto che, dopo tanta attesa, sono riusciti ad ottenere l’intervento di sanificazione”, prosegue Francesco. Che, da padre e lavoratore, conserva più di un dubbio: “Se dovessero esserci nuovi casi Covid nella scuola le sanificazioni saranno puntuali? L’impressione è che esistano istituti di serie A e di serie B. E chi ci rimette, alla fine, sono sempre gli studenti e le loro famiglie. Il nostro tesoro è in una età molto critica, non può perdere il contatto con i compagnetti e, soprattutto, con gli insegnanti che lo stanno aiutando a crescere e ad apprendere. Noi stiamo provando a stimolarlo, facendolo leggere e disegnare, ma non è per niente semplice”.










