Si intitola “I percorsi delle donne – Le azioni di contrasto alla violenza di genere” l’evento organizzato dal comune e dall’associazione “Donne al Traguardo” e si parlerà, ancora una volta, della violenza contro le donne e delle azioni che le professioniste mettono in campo per aiutare, supportare psicologicamente e legalmente chi si trova costretta a combattere contro chi solo amore avrebbe dovuto dare e dimostrare. I dati, sempre più in aumento, dimostrano che non si può e, tanto meno, non si deve abbassare la guardia rispetto a questa delicata e difficile tematica. Quartucciu non è esente da questa triste piaga ed è per questo motivo che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pietro Pisu, ha ripristinato logisticamente la sede del centro antiviolenza che, nel mentre, ha sempre operato presso quella di Cagliari. Una sensibilità necessaria, considerata la malevolenza di certi uomini nei confronti delle donne che piegano, soprattutto, psicologicamente: una violenza da non sottovalutare poiché, a volte, reca più danno un protrarsi a lungo di svalutazioni, insulti gratuiti, continui e ingiustificati, negazioni, divieti e sottomissione piuttosto che un livido che, in qualche giorno, scompare mentre il lutto interiore rimane, segna profondamente la psiche che, mese dopo mese, si deteriora sprofondando in una triste depressione. Chi è vittima di violenza, infatti, è quasi scontato che segua anche una terapia farmacologica che, con il prezioso supporto delle operatrici del centro antiviolenza, ha l’obiettivo di indirizzare la donna verso la strada della salvezza. Incanalarsi nel tunnel della relazione tossica è un attimo: uscirne richiede anche un percorso che può durare svariati anni e che, alla fine, lascia comunque un segno, una cicatrice che mai si rimarginerà del tutto. Ecco perché è importante l’azione intrapresa dall’amministrazione comunale e dal centro antiviolenza per sensibilizzare riguardo la tematica e divulgare le azioni con le quali si possono curare le “ferite”. Chiedere aiuto non è semplice come, a volte, anche solo capire di essere vittima di violenza: tutto ciò che non è amore ma reca umiliazione, sottomissione, grave disagio sono violenza psicologica. Gli schiaffi, i pugni, i calci, anche se non particolarmente forti, sono ugualmente forme di violenza fisica da non accettare.
Dopo i saluti dell’autorità dell’amministrazione comunale parleranno
Alessandra Schirru, coordinatrice centro Antiviolenza e Benedetta Pili, assistente sociale del centro antiviolenza di Cagliari.
L’ingresso è libero e rivolto a tutti.











