“Lockdown alternativo” nel parco comunale di Serramanna. Due giovani ieri sera sono rimasti rinchiusi all’interno dell’area recintata comunale di via XXV Aprile. Tra una passeggiata e l’altra per i vialetti del giardino, i ragazzi non si sono accorti che erano ormai passate le ore 20, orario in cui gli addetti chiudono gli ingressi. I due giovani hanno telefonato anche ai carabinieri. Intorno alle 21,30 sono stati “liberati” dal gestore del chiosco che ha precisato ai due ragazzi “che non è la prima volta che capita”. Il parco di via XXV Aprile è frequentato giornalmente da famiglie, giovani e anziani che praticano diverse attività estemporanee e che questo risulta un luogo di incontro per la cittadinanza. L’area pubblica è recintata perimetralmente da un’alta inferriata appuntita e l’accesso è consentito da ingressi laterali corrispondenti alle diverse strade che lo circondano. Già in passato “Progetto Serramanna” aveva presentato una interrogazione riguardo l’apertura e la chiusura del parco di via XXV Aprile in seguito a un fatto analogo a quello avvenuto ieri sera, in cui “alcuni ragazzi minorenni sono rimasti rinchiusi all’interno del parco intorno alle ore 21.15 ed è intervenuta in loro soccorso una pattuglia dei Carabinieri di Sanluri a constatare il fatto”. “E’ possibile dotare (come in cimitero) un sistema di preavviso sonoro per la chiusura? Qualora non sia possibile – si interroga il consigliere Carlo Pahler – per disturbo della quiete pubblica (visti gli orari serali estivi), si può dotare l’area di almeno un tornello rotante attivo solo per l’uscita affinché, anche se per errore qualcuno rimanesse bloccato all’interno, possa uscire in modo sicuro ed autonomo?”










