Lo dice in premessa, Claudio Ara: “Se ho sforato, anche di pochi metri, è giusto che paghi”. Ma la punizione del Comune, con il Luchia di viale Buoncammino sbarrato sino al 24 dicembre prossimo e multa in allegato, la giudica eccessiva. I controlli effettuati dagli agenti della polizia Locale risalgono al quattordici luglio scorso, la sospensione dell’attività scatterà dal prossimo venticinque novembre: “Sono in vacanza fuori dall’Italia, meglio che sia qui”, esordisce, amaramente, l’imprenditore: “Da me lavorano una decina di persone, per un mese dovranno restare a casa, senza stipendio. Penso a loro e sono preoccupato, diciamo che c’è stato un eccesso di zelo da parte del Comune, lo stesso che non mi fa realizzare i bagni pubblici. Però, quando arrivano i croceristi e hanno bisogno della toilette, quella nostra, del personale, è sempre a loro disposizione. Offro un servizio gratuito”. E Ara, poi, con idealmente il metro tra le mani, chiede: “A chi disturbava qualche tavolo in più? Quella è una piazza grande, non stavo impedendo il passaggio delle auto o l’ingresso in un’abitazione. Non è, purtroppo, il primo anno che capita”.
L’unica consolazione potrebbe essere legata al fatto che, ormai, la stagione turistica è terminata. Ma tenere un locale chiuso per trenta giorni è, economicamente parlando, pur sempre una mazzata: “Forse farò ricorso, anche se so di essere in torto”. Ma Claudio Ara è sicuro nel rimarcare un concetto: “Il nostro non è un lavoro, è più una missione. Garantiamo un servizio per tutti, ogni giorno, dalla mattina presto sino all’una di notte”.










