Essere un’isola è un vantaggio, i contagi covid diminuiscono, gli ospedali iniziano a svuotarsi: si può iniziare a respirare?
L’infettivologo Giovanni Sotgiu è, però cauto: “Basandoci sul report settimanale che viene fornito la situazione è positiva, nelle ultime settimane c’è stato un trend in decrescita, abbiamo visto ridurre il numero dei casi e la pressione sulle strutture sanitarie.
Il problema è che è tutto questo può cambiare in maniera radicale perché in realtà, come è stato già dimostrato in alcune regioni, l’incremento di varianti può cambiare il quadro.
Quindi siamo di fronte a una situazione che dall’oggi al domani potrebbe modificarsi: questa decrescita non può essere tale nel momento in cui si diffonde la variante che ha una contagiosità decisamente superiore”.
Sulla variante inglese è efficace il vaccino? “C’è un problema però perché in realtà gli studi che sono stati eseguiti hanno riscontrato che la variante inglese, chiamata, b117, ha presentato la mutazione condivisa con la variante sudafricana e questa riduce l’efficacia dell’immunità anticorpale. È fondamentale quindi cercare di vaccinare il più possibile le persone al fine di ridurre la circolazione del virus e le nuove varianti che possono sorgere.
Il problema dei vaccini è nazionale, anzi, addirittura globale perché anche gli Stati Uniti sono ancora molto lontani dal poter immunizzare l’intera popolazione. L’unico stato che ha presentato una politica molto forte è quello di Israele ma anche li vi è un aumento della nuova variante”.
Risentite qui l’intervista a Giovanni Sotgiu del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDU











