Lirico, Zedda pronto a lasciare: “Nomi eccellenti già contattati”

In attesa della decisione del Gip sulla richiesta di interdizione da parte della Procura, Zedda annuncia interlocuzioni per nominare il nuovo presidente. Nel frattempo si attende di sapere quale sarà il futuro della Fondazione

Zedda pronto a lasciare il suo ruolo di presidente del Teatro Lirico. “Voglio nominare un sostituto – ha detto in Consiglio comunale durante il dibattito chiesto dall’opposizione – Ho già contattato nomi di alto profilo. Per il resto sono sereno, ho sempre lavorato nel bene della Fondazione e per il buon equilibrio delle risorse pubbliche”. Nessuna novità sul futuro del Teatro senza sovrintendente da due giorni, dopo la sfiducia della Spocci da parte del Consiglio di indirizzo: sarà il Ministero a decidere se cercare una nuova guida per l’ente di via Sant’Alenixedda, o valutare l’ipotesi del commissariamento.

Il dibattito. “Da settimane assistiamo a una situazione dove viene detto tutto e il contrario di tutto – ha sottolineato il capogruppo di Fi, Giuseppe Farris – Tra consuntivo non veritiero e gravemente lesivo per la Fondazione, e contraddizioni del sindaco che ha omesso di riferirci della richiesta di interdizione da parte della Procura, dicendo che stava valutando l’idea di dimettersi dal ruolo di presidente. Ora vorremo capire se il futuro dell’ente è il commissariamento o se si intende fare un nuovo bando per individuare il prossimo sovrintendente”. Da parte dal vicepresidente del Consiglio, Paolo Casu, l’invito alle dimissioni “per dare un segnale ai cittadini”.

Il capogruppo del Pd, Davide Carta, punta il dito contro la Regione. “Mentre l’amministrazione ha mantenuto il finanziamento di 2,4 milioni – ha detto – la Regione ha ridotto il contributo all’ente da 9,2 a 5,7 milioni. Per il futuro serve una gestione attenta ai costi di produzione, e un piano di pagamento dei debiti pregressi per chiudere una situazione diventata ormai insostenibile. Ma soprattutto serve individuare un nuovo sovrintendente, che sappia riportare il teatro al centro del panorama nazionale della lirica, valutando l’ipotesi del sostegno finanziario dei privati”.


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