È bastato l’acquazzone della scorsa settimana per far fuoriuscire la fogna dalle condotte e imbrattare completamente la strada e i marciapiedi di melma e liquami. Questo fenomeno è avvenuto sia il primo che il secondo giorno di pioggia.
“Non si poteva camminare a piedi, senza doverci per forza passare sopra” spiegano i residenti. “Soprattutto in via Roma, nel tratto da via San Martino sino ad oltre la Farmacia non si poteva fare altro che osservare l’indecenza, una cloaca a cielo aperto. Oltre allo schifo più totale e al tanfo, la cosa dovrebbe ritenersi rischiosa per la salute pubblica, specie dei più piccoli. Infatti, in quel tratto è ubicata una scuola primaria. I bambini tra scarpe e trolley si sono portati all’interno delle loro classi un bel carico di germi di certo non innocui. E così i loro poveri accompagnatori nelle auto. Senza considerare i malcapitati passanti o i poveri residenti. La melma è arrivata ovviamente anche nel cortile antistante la scuola, dove i bambini sostano per giocare tra loro all’ingresso o all’uscita”. Sono sicuramente profano in materia” spiega M.C., “ma una costante e funzionale manutenzione delle condotte fognarie, probabilmente, avrebbe potuto evitare questi accadimenti indecenti. Inoltre, almeno una volta accaduti, l’amministrazione comunale avrebbe potuto attivarsi immediatamente con mezzi per la pulitura delle strade o chiudere straordinariamente la scuola, per evitare di far esperire ai bambini e alle loro famiglie il contatto ravvicinato con la fogna. La pulitura delle strade ci è stata il terzo giorno, ma in maniera assolutamente irrisoria e non risolutiva”.
Una problematica che ha interessato vari comuni del Sud Sardegna che, dopo il temporale, hanno dovuto fare i conti con i residui fognari sparsi per strada. Un evento definito “alluvione lampo” ma la domanda, che sorge spontanea, è questa: “E se dovesse piovere più a lungo?”












