Dalla Sardegna alla Toscana in poche ore in auto. L’idea prende esempio dal Nord Europa dove la costruzione di tunnel sottomarini per accorciare le distanze tra varie zone e nazioni è oramai una realtà consolidata. Il giornalista Marco Figura che ne ha scritto su Milano Città Stato. L’ispirazione deriva dalle grandi opere del Nord Europa come il tunnel del Fehmarn Belt, progettato per unire l’isola danese di Lolland con l’isola tedesca di Fehrman, quest’ultima già unita con un ponte alla terraferma tedesca e che consentirà di risparmiare l’ora necessaria attualmente per attraversare lo stretto con il traghetto e fornirà una maggiore capacità di attraversamento tra i due stati.
In quest’ottica descrive la proposta di un collegamento capace di unire la Sardegna a Milano in 6 ore e a Firenze in 4 ore: un sistema di tre tunnel sottomarini, Piombino-Elba, Elba-Bastia e Bonifacio-Santa Teresa di Gallura, opera in grado di compiere una rivoluzione dei trasporti del Tirreno e, in parte, di tutto il Mediterraneo. L’idea ricalca, per il tracciato, il progetto di Terna, proprietaria della rete di distribuzione elettrica nazionale, del nuovo collegamento di cavi elettrici sottomarini tra Sardegna, Corsica e Toscana.
Il progetto presenterebbe un’innumerevole serie di benefici.
Nuovi tempi di percorrenza per Olbia con il sistema di tunnel sottomarini: da Genova in 6 ore e da Livorno in 4 ore contro quelli attuali (da Genova in 12 ore e da Livorno in 6). Toscana e Sardegna entrerebbero nel mercato turistico marittimo internazionale come destinazioni integrate in un itinerario unico.
La Corsica tornerebbe nell’orbita economica e culturale italiana: il collegamento veloce con la costa italiana e con la Sardegna fornirebbe alle imprese sarde, corse e toscane ingenti margini di collaborazione e di scambio oggi impensabili.
I tunnel porterebbero a un inevitabile alleggerimento del traffico marittimo e quindi dell’inquinamento, senza per questo entrare in conflitto con i traghetti, concorrenziali in termini di prezzo, né con il trasporto aereo, imbattibile sui tempi di percorrenza ma che da solo non è in grado di portare a territori come la Sardegna tutto il potenziale target che sarebbero in grado di accogliere.











