Lui un esperto guidatore di barche, sub e conoscitore del mare. Lei, appassionata di immersioni e gite al largo con un buon bagaglio d’esperienza tramandato dal padre. Gianmarco e Valentina Murgia sono stati trovati morto dopo più di due giorni di ricerche nelle acque attorno a Sant’Antioco. La loro barca, lunga cinque metri, non si sa dove sia finita e non si sa se sarà mai ritrovata. Padre e figlia inghiottiti dalle onde e ritrovati, grazie alla segnalazione di una turista, vicino alla spiaggia di Is Pruinis, a sud del porto sulcitano. Il recupero è toccato agli uomini della guardia costiera, in azione anche con gli elicotteri, a procedere al recupero dei corpi. E, una volta giunti in porto, alla moglie Angiolina Eremita, per tutti Angela, procedere al tragico rito del riconoscimento. E sono gli stessi familiari che non riescono a darsi pace: “Gianmarco aveva la passione per il mare, lo amava tantissimo, così come Valentina”, racconta a Casteddu Online Nicolina Eremita, sorella di Angiolina: “È un dolore immenso, non sarebbero mai usciti con il mare in tempesta e Gianmarco, soprattutto, era un lupo di mare. Sapevamo che c’era con lui la figlia, ed eravamo sicuri che fosse protetta. Era un esperto nuotatore e sub, tutte passioni che condividevano”. Il 64enne era tornato in Sardegna quindici anni fa: “Viveva in Molise ma rivoleva la sua terra, il suo mare. Aveva aperto la pizzeria a Masainas, riuscendo a realizzarsi insieme all’aiuto della moglie. Valentina aveva trovato la sua strada in Germania, si era anche acquistata una casa indipendente, lì la attendono ancora i suoi due cagnolini”. Che non vedranno più, purtroppo, viva, la loro padrona. “Non ci diamo spiegazioni, non ci diamo pace su questa tragedia, non capiamo come sia potuta accadere”.
Non trova un motivo logico nemmeno Andrea Pisanu, sindaco di Giba e amico di Gianmarco Murgia: “Era esperto di mare, le uscite in barca erano da tanti anni il suo hobby, non era mica la prima volta. Anche questo particolare, importante”, afferma il primo cittadino, “desta perplessità su cosa possa essere realmente accaduto. Un’avaria improvvisa? Un guasto al motore? Uno dei due caduto accidentalmente in acqua, con l’altro che si è tuffato e, in quei momenti cruciali, magari non ha usato gli strumenti di sicurezza? Uno speronamento? Temo che non lo sapremo mai, so solo che piangiamo un grande e benvoluto lavoratore e una delle sue figlie che, anche se viveva in Germania, era regolarmente iscritta nel registro dei sardi che vivono all’estero”. Quando si saprà la data dei funerali del 64enne e dalla 34enne, due Comuni sardi si vestiranno a lutto: oltre a Giba, infatti, regnerà il silenzio anche a Masainas, paese nel quale Murgia lavorava dopo la sua decisione di ritornare in quell’isola al centro del Mediterraneo, la Sardegna, circondata da quel mare che, sia lui sia Valentina, amavano tanto. E che, purtroppo, li ha traditi. Per sempre.











