L’attualità del dramma di Re Lear con un convincente Michele Placido

Il dramma shakespeariano è di scena al Teatro Massimo


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Successo per “Re Lear”, favola crudele sulla vertigine del potere e sugli inganni del cuore, nell’allestimento di Goldenart Production, di scena in questi giorni al Teatro Massimo. A 450 anni dalla nascita del “Bardo”, un omaggio al genio di Shakespeare in un’ affascinante indagine sull’animo umano. 

La tragedia, come noto, è incentrata sulla figura del sovrano che, ormai anziano, decide di abdicare e di affidare il regno alle tre figlie: nel mettere in atto la sua decisione però,  Lear pretende di far gareggiare le tre future regine esortandole a dar prova a parole del loro affetto per lui; insoddisfatto della dichiarazione della più giovane, la ripudia scacciandola via da sé. Allontanata la sola figlia sincera e leale, Lear scopre l’ingratitudine, l’egoismo e la sfrenata ambizione delle regine.

Un convincente Michele Placido interpreta Lear, una delle figure più complesse del teatro shakespeariano, un personaggio ricco di sfumature, in cui si riuniscono l’altera regalità e la fragilità della vecchiaia, l’irruenza ancora giovanile e la tempra del patriarca. Tradito dalle sue stesse figlie, Lear affronterà la fuga e l’esilio e sarà costretto, in un’amara presa di coscienza, a fare i conti con gli errori del passato; solo attraverso il dolore e la follia ritroverà il senno e la ragione, appena in tempo per comprendere l’orrore e il peso della sua disgrazia.

Applausi calorosi anche per Gigi Angelillo e Francesco Bonomo, e per tutto il cast composto da Federica Vincenti, Francesco Biscione, Giulio Forges Davanzati, Peppe Bisogno, Brenno Placido, Alessandro Parise, Marta Nuti, Maria Chiara Augenti, Mauro Racanati, Bernardo Bruno e Gerardo D’Angelo.

Ultima replica stasera alle 19, sempre al Teatro Massimo.

 




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