Il furto e il rischio multa, cioè il danno e il rischio della beffa. L’assioma sembra reggere perfettamente nella Cagliari del nuovo sistema di raccolta porta a porta. C’è chi ruba i mastelli e, se il proprietario non fa la denuncia in tempo, rischia di beccarsi una bella contravvenzione. Sì, perché ogni mastello è personale, con tanto di codice: l’ha spiegato bene la De Vizia al nostro giornale (ecco qui l’articolo). Cio che è certo è che, come conferma la stessa De Vizia, i casi di denuncia di furti di questo o quel mastello sono già tanti. Il porta a porta entrerà a pieno regime entro gennaio 2019 per volontà della Giunta Zedda. Che riceve una dura critica dall’opposizione.
Pierluigi Mannino, neo portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, è caustico: “A Quartu il furto del mastello è ormai una specialità sportiva. Cagliari, grazie all’assessore comunale dell’epoca, la Loi, ha copiato pari pari il sistema di raccolta quartese, sbagliando gravemente. Servivano isole ecologiche come nelle città più moderne, con l’apertura automatica con il chip e il peso esatto dei rifiuti. Invece, Zedda ha preferito fare il ‘mandrone’ (svogliato, nrd), portando indietro Cagliari di almeno trent’anni. Noi abbiamo provato a spiegargli che erano meglio altre soluzioni, indicandogli la luna, ma lui ha preferito guardare solo il dito. E quel dito, adesso, meglio non dire dove sta andando a finire, tra i cagliaritani”.










