di Jacopo Norfo
Sono passati ormai più di sei mesi dalla vittoria elettorale nettissima di Massimo Zedda, che surclassò Massidda di oltre 20 punti in percentuale negandogli anche il ballottaggio, del quale l’ex presidente del porto affermava di essere sicuro. Bene: neanche una conferenza stampa, nessun comunicato di rilievo, nessuna protesta, nessuna segnalazione clamorosa. Cagliari scopre l’opposizione di centrodestra che non c’è. Il polo civico di Massidda si è dimostrato un flop alle elezioni prima, e ora è come una zanzara che neanche punge il sindaco. L’ormai ex polo civico mascherato con i partiti paga certamente anche le prese di posizione sullo stadio del sempre più balbettante Pierluigi Mannino, che passerà alla storia politica della città come il consigliere che si è astenuto ad aprile sul sì al nuovo stadio rossoblù, uno stadio finalmente moderno che sarà la casa del popolo rossoblù. Perplesso per i troppi negozi rossoblù, lui che casualmente lavora in un negozio in centro a Cagliari e in questo caso dunque è innegabile che abbia anche interessi personali sul caso commercio. Poi il voto unanime in aula, della serie: tanto rumore per nulla. E gli elettori perplessi: ma questi dovevano essere il cambiamento di Cagliari? “Ma per cosa li abbiamo votati?”, chiedono tantissimi lettori di Cagliari Online. Una strana linea morbida, già vista peraltro in campagna elettorale.
Della serie: meno male che Zedda c’è. Doveva essere un grande polo civico, dicevano Massidda e Mannino. Poi invece, hanno imbarcato i partiti, e i cittadini non hanno capito più nulla di un progetto cambiato. Forza Italia sotto il nome di Forza Cagliari, dentro i Riformatori e altri pezzi del centrodestra vero. E si sono allontanati in tanti, soprattutto alle urne. Aprendo la vera crisi forse irreversibile del centrodestra a Cagliari, e dimostrando che aveva ragione Giuseppe Farris. Di sicuro, ora è il momento di uomini nuovi per rifondare.
Ma sono altri i motivi per i quali il centrodestra cagliaritano è in pezzi. Proprio il flop di Massidda ha ulteriormente spaccato partiti ed elettori. L’ex presidente del porto- poi costretto a lasciare il suo incarico per non averne i titoli, dopo il ricorso vincente di Deiana che fu anticipato in esclusiva su Metro da un mio articolo nel 2012- non ha convinto con una campagna elettorale blanda e ancora meno sta convincendo sui banchi dell’opposizione: un clima da “vogliamoci bene”, sorrisi e pacche sulle spalle, nessuna notizia importante data ai giornali sull’operato della giunta Zedda. Che a quanto pare, a giudicare dal silenzio dell’opposizione, sta lavorando benissimo e non sbaglia una mossa. L’unica opposizione la sta facendo l’ottimo Alessandro Sorgia, cuore pulsante di tanti quartieri. E la sta facendo il Movimento 5 Stelle: mentre il centrodestra non presenta in Aula niente che dia un solo titolo ai giornali, Antonietta Martinez si è vista bocciare dal centrosinistra il reddito di cittadinanza che avrebbe salvato tanti disoccupati sardi. Chiedetevi perchè, poi, la gente è stufa delle vecchie facce in politica.











