Doveva prendere il pullman che l’avrebbe portato in via Monte Acuto, tra i banchi della seconda E, la classe dell’indirizzo Alberghiero dell’Azuni che frequentava con profitto, Xuanming Guan, il 15enne cinese colpito e ucciso in via Peretti da una cinquantenne di Selargius al volante di una Fiat. Era nato in Cina il 4 febbraio 2008 ma da tantissimo tempo viveva a Pirri, insieme alla madre. Il padre gestisce un ristorante e lavora nel settore della ristorazione a Sassari: appena saputo del decesso del figlio si è precipitato a Cagliari. Strazianti le scene vissute, in tarda mattinata, al cimitero di Cagliari. La madre del quindicenne, accompagnata dagli agenti della polizia Locale, ha dovuto fare il riconoscimento della salma: “Era mio figlio, mio figlio, il mio bambino”, ha ripetuto tra le lacrime e la disperazione sopra una delle panchine davanti alla zona delle camere mortuarie di San Michele. Poco dopo, l’arrivo di un’ambulanza del 118: la donna, colta da un malore, è stata trasportata all’ospedale. Sui social in tantissimi ricordano Guan, molti suoi compagni delle superiori lo conoscevano sin dai tempi delle medie. Studiava all’Alberghiero, l’intento era quello di seguire le orme del padre.
E la sua primissima tappa giornaliera, via Peretti, distava poche centinaia di metri dalla sua abitazione di Pirri, ai margini del rione di Monreale: una volta arrivato nella lunga e trafficata strada, attendeva i pullman per arrivare a scuola, in via Monte Acuto. Una via Peretti sempre più pericolosa, con la vista offuscata in più punti da piante e siepi e, dalla rotonda che porta a Pirri sino alla sfilza di negozi vista Brotzu, senza nessun dissuasore. “Abbiamo perso un ragazzo studioso, buono e sempre generoso e altruista con i suoi compagni”, commenta la dirigente scolastica, Jessica Cappai. “Abbiamo osservato un minuto di silenzio, ho diramato un avviso a tutta la scuola di via Monte Acuto appena appresa la terribile notizia. Domani farò lo stesso in tutte le altre nostre sedi, inclusa quella di Pula”.










