(Nella foto, i Guardian Angels, mentre nel riquadro il pensionato, Antonio Sanna)
“Vorrei ringraziare tutte le persone che ci hanno dato una grande mano di aiuto per ritrovare mio papà, Antonio Sanna, si sono mobilitati in tanti, tra amici, conoscenti, ma soprattutto è tutto merito dei Guardian Angels: è grazie a loro che mio padre ora è nuovamente a casa, gli sono stati vicino come degli angeli fino al mio arrivo. Grazie di cuore, davvero”.
LA VICENDA. Le parole di Andrea Sanna, 51enne, di Monserrato, fanno venire i brividi: questa mattina al telefono, ha raccontato una storia a lieto fine, bella, che ha un epilogo come quelle dei film, con le lacrime agli occhi. Suo papà, Antonio Sanna, di 90 anni, (per tutti conosciuto come Nanni), ex insegnante di matematica e fisica in pensione, molto stimato in città, intorno alle 11 del mattino di ieri esce di casa, da via Solmi inizia a girare in città senza una meta, utilizzando anche i pullman. L’ultima volta che è stato notato indossava un giubbotto beige, pantaloni e maglione blu, scarpe scamosciate beige e occhiali da sole, la moglie e i familiari non vedendolo rientrare a pranzo, cominciano a preoccuparsi e decidono di avvisare anche le forze dell’ordine: “E’ stato un grande spavento per noi tutti – dice il figlio Andrea – poi finalmente ieri sera, sul tardi, ricevo una telefonata inaspettata da parte dei volontari Guardian Angels, mi dicono “abbiamo riconosciuto tuo padre, è qui che passeggia nella zona di viale Diaz e via Campidano”. Chiudo il telefono e il cuore comincia a battermi all’impazzata, raggiungo in pochi minuti il luogo esatto e lui era li, che passeggiava tranquillamente come se niente fosse, inizialmente appena sceso dalla mia auto lo chiamavo e non mi riconosceva, poi gli sono andato vicino e l’ho abbracciato forte. A quel punto mi ha riconosciuto, ci ha fatto preoccupare tanto, a quell’età è come se i nostri cari tornassero bambini, disorientati, ma ora l’importante è che sia nuovamente con noi”.
I VOLONTARI. Profondamente emozionato nel raccontare gli ultimi minuti del ritrovamento, è Salvatore Giglio (Scheggia), dei Guardian Angels: “Sono quelle vicende che aiutano la propria anima a stare bene – dice – i nostri ragazzi (tutti rigorosamente chiamati in codice, Louis, Subì, Sampeì, Rich e Neve) erano in giro in città per la consueta attività dell’associazione per aiutare chi soffre in strada, quando la squadra lo ha individuato e seguito come degli angeli custodi fino all’arrivo del figlio, Andrea. La scena finale è stata bellissima, un figlio che abbraccio il proprio padre in una situazione come quella, vissuta ore prima tra ansia e disperazione per avere notizie confortanti del proprio genitore scomparso, è un qualcosa di meraviglioso, come lo è fare del bene e aiutare il prossimo, ogni giorno”.











