La vita di Michele Cau è cambiata radicalmente nel mese di giugno dello scorso anno, quando mentre usufruiva di qualche giorno di ferie da dedicare alla famiglia, ha subito un grave incidente domestico che lo ha reso tetraplegico, prigioniero del corpo che non risponde agli stimoli della mente, lucida e presente. È accaduto a Nughedu Santa Vittoria, l’uomo, 50 anni, fa parte del Corpo Forestale e di V.A. della Sardegna dal 1991.
“Lui ci manca: manca la sua energia, professionalità e disponibilità e il sorriso pronto sempre e comunque; manca il suo impegno al lavoro: di tutti i giorni e nel settore antincendio, sia a terra che nei nuclei elitrasportati antincendio boschivo; come nel Nucleo Cinofilo Antiveleni. Espansivo e sportivo, manca agli amici del calcio, dove ha militato a livello dilettantistico prima e amatoriale poi; siamo anche sicuri manchi a tutti gli amici e compaesani: sicuramente è una persona benvoluta, chi lo conosce sa” spiegano gli amici e colleghi.
“Si trova tuttora ricoverato a Cagliari e a breve verrà dimesso per fare ritorno a casa a Nughedu S.V., dove lo attendono Paola e Samuele.
Rientrare a casa sarà bello, ma per Michele vorrà dire porre fine alla speranza di un qualche miglioramento al suo stato attuale, speranza che noi nutriamo assieme a lui. Non pensiamo a chissà quale miracolo, ma soltanto acquisire il controllo anche parziale di una mano può fare una grande differenza per lui!
Casa vorrà dire anche affrontare grandi nuovi problemi: logistici, assistenzialistici (necessità di personale medico e paramedico per la quasi totalità della giornata), stante anche l’impossibilità ad un qualsiasi tipo di assistenza dalla moglie Paola, affetta da malattia neurodegenerativa, che veniva a suo tempo assistita da Michele!
Michele vorrebbe proseguire il suo necessario percorso riabilitativo in una struttura nei pressi di Oristano, che lo avvicinerebbe anche alla famiglia, stremata da più di un anno di viaggi verso il lontano capoluogo, ma le spese sono insostenibili, e noi suoi Colleghi di Sorgono insieme agli amici Amatori calcio Samugheo abbiamo costituito l’associazione benefica “ISPERA” e col vostro aiuto vorremmo supportarlo economicamente in questo: le difficoltà sono tante ma speriamo si riesca a superarle.
Al ritorno a casa servirà migliorare la qualità della sua vita ed aiutarlo ad affrontare le difficoltà che si presenteranno, riducendo la sua dipendenza dalle altre persone: (domotica – assistente vocale virtuale – Smart TV/P.C. a comandi vocali – Iphone – Impianto di condizionamento adeguato etc.) insomma tutto ciò di tecnologico e non, che sia utile a una persona nelle sue condizioni, non da ultimo prevedere un’assistenza psicologica, utile a gestire le conseguenze emotive derivate dalla sua condizione.
Ringraziamo chi vorrà contribuire anche solo con una piccola donazione, come chi vorrà dare suggerimenti su cosa altro si potrebbe fare per Michele. Siamo certi che questo servirà anche a dare un supporto emotivo a lui, che affronta la sua condizione con forza, dignità e coraggio; stiamogli vicino, e aiutiamolo a non perdere la speranza”.
La raccolta https://gofund.me/32fbff1d3 ha gia ottenuto oltre 30 mila euro, segno del gran cuore e sostegno a favore di Cau.












