“La Regione salvi l’ospedale Brotzu, serve un patto sociale a garanzia della salute di tutti i sardi”

Attilio Carta: “Anche la Regione, nel primario interesse generale dell’intera Isola, dovrebbe fare la sua parte facendo finalmente riemergere, con la massima concretezza istituzionale, la propria indole pubblica della sanità, potenziando, recuperandolo ad “eccellenza sanitaria di riferimento regionale”, un baluardo sanitario pubblico come il Brotzu”


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“La Regione salvi l’ospedale Brotzu, serve un patto sociale a garanzia della salute di tutti i sardi”. Attilio Carta, segretario della Uil-Fpl, lancia un importante appello per risolvere le emergenze più importanti del BNrotzu: “E’ oramai palese che, negli ultimi anni, l’A.O. Brotzu sia stata oggetto di “scelte” strategiche, gestionali ed organizzative non condivisibili ed inadeguate alla sua “valenza” regionale- scrive in una nota Attilio Carta- infatti i “nefasti”, quanto prevedibili, risultati purtroppo sono oggi, sotto gli occhi di tutti. Dalla palpabile conflittualità diffusa, persino fra i sindacati, al noto disagio professionale causa l’elevato stress lavorativo. Fenomeni sfociati nei numerosi contenziosi legali oltre l’inarrestabile “esodo” professionale. Tutto ciò è e deve preoccupare un po’ tutti: sindacato, azienda e regione. E’ però evidente che l’attuale gestione commissariale, al di là degli annunciati buoni propositi e di ogni presunta sensibilità specifica, in uno scenario simile, non possa fare miracoli. Infatti attendiamo ancora risposte concrete e reali ma soprattutto percepibili dai Lavoratori. Il recente “atto” per l’assunzione di due figure professionali è apprezzabile: ma ancora insufficiente a colmare la carenza di personale: indiscussa concausa del pesante “malessere” Restano da risolvere la problematica di fasce 2018, produttività 2019, pagamento di tutte le prestazioni sinora effettuate, oltre che recuperare il “gap” stipendiale con le altre realtà isolane. Pur nella migliore delle ipotesi, allo stato attuale, non è possibile raggiungere tutti questi imprescindibili obiettivi”.

Quali sono questi obiettivi per rilanciare il Brotzu e venire incontro alle esigenze essenziali sia degli operatori medico sanitari che dei pazienti sardi? “Al fine di recuperare, comunque, l’affidabilità e l’appeal originari è indispensabile agire su più fronti- continua Attilio Carta della Uil-  da un lato l’amministrazione aziendale dovrebbe: • nell’immediato e in discontinuità, recuperare serenità e motivazione aggredendo le cause “tensive”, rimodulando l’organizzazione, troppo spesso inadeguata e/o conflittuale e dare tangibili risposte economiche, reali ed incentivanti, al personale; • nel breve-lungo termine, invece, predisporre e pianificare alcune inderogabili strategie aziendali: dalle assunzioni all’adeguamento tecnologico oltre che edilizio. Al fine di eliminare definitivamente il pesante “gap” economico con tutti gli altri operatori sanitari della Sardegna è altresì indispensabile recuperare ulteriori risorse economiche aggiuntive, che solo la Regione può garantire: a cui infatti, a gran voce, si sollecita uno sforzo straordinario in tal senso. Per ciò, anche la Regione, nel primario interesse generale dell’intera Isola, dovrebbe fare la sua parte facendo finalmente riemergere, con la massima concretezza istituzionale, la propria indole pubblica della sanità, potenziando, recuperandolo ad “eccellenza sanitaria di riferimento regionale”, un baluardo sanitario pubblico come il Brotzu. Solo così potrebbe garantirgli le giuste condizioni per un’oggettiva concorrenza leale, indispensabili per contrastare, ad armi pari, la vera concorrente sanitaria privata in Sardegna: il Mater Olbia. Però, tutto ciò necessiterebbe di un’azione sinergica fra Regione, Azienda e Parti sociali che li veda tutti convintamente uniti in una sorta di vero e proprio “Patto Sociale per il Brotzu”, a garanzia della salute di tutti i Cittadini Sardi. Anche in futuro!”


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