La procura di Roma ha avviato un’indagine, al momento senza indagati o ipotesi di reato, in seguito a un esposto presentato da un professore universitario di Brescia riguardo al percorso accademico della ministra del Lavoro Marina Calderone. L’esposto dell’accademico Saverio Regasto, ordinario di diritto pubblico comparato, solleva dubbi sulle modalità con cui la ministra ha acquisito i suoi titoli di studio alla Link Campus University. Regasto ha chiesto ai magistrati di verificare se le lauree conseguite dalla Calderone nel 2012 e nel 2016 siano state ottenute in modo regolare o se ci siano irregolarità che potrebbero configurare reati.
La ministra Calderone, interpellata sulla vicenda, ha dichiarato di essere “serenissima” e ha ribadito che il suo percorso accademico è “assolutamente limpido e corretto”, esprimendo quindi la sua totale tranquillità riguardo all’indagine in corso.
La ministra avrebbe conseguito nel 2016 una laurea magistrale in Gestione aziendale presso la Link Campus University di Roma, ateneo noto per le cosiddette “lauree facili”. Non risulterebbe invece alcuna laurea triennale conseguita presso l’Università di Cagliari, come invece riportato in precedenza da Wikipedia e da alcuni media.
Tra le presunte irregolarità emerse, il libretto universitario di Calderone indicherebbe esami sostenuti in giorni festivi, inclusa la domenica, quando l’ateneo era chiuso, e in alcune occasioni più prove nello stesso giorno. Inoltre, il ministero dell’Istruzione non avrebbe traccia di una laurea triennale riconosciuta, requisito fondamentale per accedere alla magistrale.
I magistrati indagano anche su potenziali conflitti d’interesse: durante gli anni di studio della ministra, suo marito era membro del CdA della Link Campus, mentre lei, come presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro, aveva siglato convenzioni con l’ateneo. Inoltre, l’ente previdenziale della categoria, sotto la sua presidenza, avrebbe investito 15 milioni di euro in un fondo legato alla ristrutturazione dell’università.
Infine, emergono dubbi anche sul pagamento delle tasse universitarie: oltre 5mila euro risulterebbero ancora non saldati.













