Maracalagonis ha detto addio tra pioggia, lacrime e voli di palloncini bianchi a Gabriele Loi, l’aiuto cuoco ventiseienne annegato martedì sera nel mare di Is Traius, a Villasimius, a pochi metri dal Timi Ama, struttura nella quale stava lavorando fianco a fianco col padre Simone, cuoco affermato. In tanti hanno voluto omaggiarlo un’ultima volta partecipando al funerale. Loi era diplomato all’Alberghiero di Monserrato da anni e, tra Veneto e Francia, si era già fatto le ossa nelle cucine di vari hotel, anche molto lussuosi, dando grandi prove delle sue capacità. Lascia, oltre al padre, anche la madre e tre fratelli. Tre giorni fa il tuffo fatale: gamba impigliata tra gli scogli, poi un malore e l’annegamento: appena riportato a riva, purtroppo, il suo cuore non batteva più.
Papà Simone, oggi, ha rinnovato anche la promessa fatta a poche ore dal dramma: “Lavorare senza Gabriele sarà più dura ma continuerò a fare il cuoco anche per onorare la sua memoria”.










