“L’investimento dei lavori per la costruzione della piastra tecnologica è un risultato che come sindacato abbiamo perseguito e raggiunto. Adesso però serve un piano straordinario di assunzioni e di investimenti per ristrutturare i presìdi ospedalieri San Michele e Businco. All’interno dei reparti di degenza, nei servizi radiologici, nei reparti di terapia intensiva e di semi intensiva così come nelle sale operatorie mancano infermieri, Oss, ostetriche e tecnici sanitari”. A dichiararlo è Gianfranco Angioni, responsabile sanità dell’Usb. La situazione nei plessi ospedalieri è ancora molto critica, e non sono solo i pazienti a pagarne le conseguenze: “Nei reparti si respira ogni giorno il malcontento della mancanza di programmazione, dei turni massacranti e dei carichi di lavoro sempre più estenuanti. È necessario seguire la programmazione degli investimenti e certamente non si possono lasciare alla deriva ospedali come il Brotzu e l’Oncologico che rappresentano centri di riferimento regionale per numerose specialistiche. Lo sblocco degli investimenti per la realizzazione della Piastra Tecnologica è sicuramente un punto di partenza; la piastra tecnologica darà nuova linfa e permetterà di riportare il più grande ospedale della Sardegna ad assumere quel ruolo di guida che lo ha sempre caratterizzato”.
“Come abbiamo sostenuto dall’inizio, ci auspichiamo che il progetto e i lavori della Piastra tecnologica che avrà al proprio interno: Dea,v Trauma center, 14 sale operatorie , terapie intensive e camera iperbarica, siano portati avanti con celerità. Quello che è ormai chiaro è che la piastra tecnologica per essere realizzata non avrà tempi brevi in quanto ci vorranno almeno 5 anni per vederla terminata. Mentre il nuovo Ospedale Unico una volta identificata l’area di costruzione avrà tempi molto più lunghi, dell’ordine della decina d’anni o superiori. I reparti di terapia intensiva, come la Rianimazione e la Cardioanestesia post operatoria di Cardiochirurgia, necessitano di essere ristrutturati per rispondere ai requisiti di funzionalità e sicurezza; tecnologica, strutturale e impiantistica. Soprattutto sugli aspetti legati alla sicurezza dei pazienti e dei dipendenti, serve ascolto, sensibilità e lungimiranza affinchè vengano adottate tutte le misure urgenti e necessarie”, rimarca Angioni. “È prioritaria la sistemazione del pronto soccorso pediatrico, delle terapie intensive e di tutti i reparti obsoleti degli ospedali Businco e San Michele. C’è necessità di intervenire in tempi stretti con una programmazione chiara e con investimenti certi. Chiediamo a gran voce che si faccia chiarezza sugli investimenti a breve termine nei due presidi ospedalieri, sulla ristrutturazione delle terapie intensive. Come Usb Sanità chiediamo che la direzione generale nelle sue articolazioni, si concentri sui problemi di oggi per poter garantire un offerta sanitaria che dia risposte celeri ai bisogni della cittadinanza. Per ottimizzare i percorsi diagnostici e di cura è indispensabile predisporre dei progetti obiettivo per le diverse specialistiche trapiantistiche, anestesiologiche, chirurgiche, internistiche e tutte le altre, compreso l’abbattimento delle liste di attesa. Con questi accorgimenti l’ Arnas Brotzu riacquisterà quel ruolo di eccellenza che merita nel panorama nazionale”.











