Dopo diverse ore alla fonda al largo di Lampedusa la nave Mare Ionio, battente bandiera italiana, del progetto Mediterranea Savinh Humans, che ieri ha soccorso 49 migranti, tra cui 12 minori, davanti alle coste libiche, è entrata nel porto di Lampedusa. L’imbarcazione, che non aveva l’autorizzazione allo sbarco, era circondata da tre motovedette, due della Guardia di Finanza e una della Guardia Costiera. Tutti i migranti sono scesi a terra.
Intanto la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo al momento a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
E’ braccio di ferro con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva chiesto l’arresto dell’equipaggio dell’imbarcazione, in quanto avrebbe disobbedito due volte all’ordine della Guardia di Finanza di spegnere i motori. “È come un’auto che non rispetta l’alt di un posto di blocco. Il mare non era mosso né c’era pericolo di affondamento”. La Mare Jonio, spiega il ministero, era più vicina a Libia e Tunisia ma ha fatto rotta verso l’Italia, sottoponendo gli immigrati a un viaggio più lungo.













