La maxi gigantografia con un pesce e le lacrime, Cagliari dice addio a Pierpaolo Muscas

In centinaia al cimitero di San Michele per il funerale del pescatore 50enne travolto e ucciso da un’auto. Don Ivan Lai cerca di consolare i figli e i tanti amici di Muscas, regna la commozione: “Ciao, zio Paolo”


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C’è la sua gigantografia mentre sorride con, tra le braccia, un pesce molto grosso (una pescatrice) che aveva pescato durante una delle sue tantissime uscite per mare. Pierpaolo Muscas non c’è più, oggi l’addio al cimitero di San Michele, e regna davvero la commozione. “Zio Paolo”, così era conosciuto da tutti, è stato ucciso tre giorni fa da un’auto mentre all’alba stava attraversando la strada in via Riva di Ponente. All’inizio i funerali si sarebbero dovuti svolgere nel suo rione, a Sant’Elia: ma, viste le centinaia di persone che hanno affollato il piazzale esterno del cimitero di San Michele, è ben comprensibile perché c’è stata la scelta del cambio di destinazione. Don Ivan Lai cerca, in tutti i modi, nella sua omelia, di consolare i tre figli, tutti i parenti e i tantissimi amici del pescatore, conosciuto per la sua bontà  e per la sua dedizione al lavoro.
Stava tornando a casa dopo l’ennesima notte di lavoro, mercoledì scorso, Pierpaolo Muscas. Il ventinovenne al volante della Volkswagen è risultato, seppur di poco, positivo all’alcoltest. Ma oggi nulla sembra avere importanza, per chi conosceva Pierpaolo Muscas, “zio Paolo”, se non il dolore per l’ultimo, amarissimo e dolorosissimo saluto.


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