La segreteria FIOM Cgil Cagliari RSU Akhela precisa in un comunicato le sue posizioni sulla vertenza Akhela ed annuncia uno sciopero di otto ore per mercoledì 15 ottobre con presidi a Sarroch e a Milano, per chiedere a Saras e ai Moratti di intervenire.
Ecco il comunicato:
In riferimento a quanto successo nelle ultime settimane e a quanto riportato dall’azienda sulla stampa locale, ci sembra doveroso puntualizzare alcuni aspetti ed affermazioni.
Prendiamo atto della “evoluzione” della comunicazione aziendale, che dal vociare di corridoio è passata alle dichiarazioni per mezzo stampa, continuando ad ignorare l’utilizzo dell’assemblea plenaria o dei comunicati aziendali come strumenti di informazione e confronto coi dipendenti. Assemblee che invece noi non abbiamo mai lesinato, convinti del fatto che qualsiasi percorso decisionale vada argomentato e condiviso coi dipendenti, unico vero motore dell’attività aziendale, piuttosto che imporre decisioni unilaterali con la forza e l’utilizzo di vigilantes armati ai cancelli…
A tale proposito, la necessità dichiarata dall’azienda di “poter negoziare con una controparte che sia legittimata, che abbia il potere di rappresentanza e di chiudere accordi” suona come una forzatura, visto che la RSU, oltre ad essere stata recentemente eletta a larghissima maggioranza, è legittimata quotidianamente dalle scelte dei dipendenti, che hanno sempre votato le decisioni da noi riportate ai tavoli. Ricordiamo inoltre all’azienda che non è nelle sue facoltà scegliere la rappresentanza dei lavoratori e stigmatizziamo l’atteggiamento antisindacale della stessa, che ha approfittato della procedura in corso, aperta dall’azienda senza nessun preavviso, per licenziare due delegati, colpevoli unicamente di essersi opposti alla firma di un accordo capestro che gli stessi lavoratori hanno respinto all’unanimità in quanto non risolutivo dei problemi di Akhela.
La causa dei problemi aziendali, come sappiamo, non è direttamente correlabile alla crisi che sta colpendo l’economia mondiale, ma va ricercata nell’incapacità storica del management, accentuata dalla mancanza di visione strategica della nuova proprietà.
Ricordiamo che Solgenia, nonostante i proclami fatti anche in sede istituzionale, non ha ancora presentato un piano industriale che giustifichi gli esuberi e che indichi le intenzioni per il futuro di Akhela, e che i numeri di fatturato e dipendenti in forza negli ultimi anni sono crollati, a partire dalla data di acquisizione di Akhela, nel 2012. Rinviare continuamente la presentazione dei piani industriali e indicare il sindacato come responsabile dei peggioramenti aziendali è pratica consolidata del gruppo Solgenia, come ci insegna la triste vicenda di OIS S.r.l., fallita miseramente per cause difficilmente imputabili alle OO.SS.
Per questo mercoledì 15 ottobre saremo di nuovo in sciopero per 8 ore, con presidi a Sarroch e a Milano, per chiedere a Saras e ai Moratti di intervenire con forza per bloccare lo scempio che si sta attuando su Akhela e, di riflesso, sul territorio sardo.













