La discarica a Is Urigas, “un attacco al territorio: la Regione fermi subito tutto”. Sorgia lancia un appello alle istituzioni, “realizzare una discarica per rifiuti speciali, anche pericolosi, a poche decine di metri dalle abitazioni, in un’area agricola e residenziale, è una scelta inaccettabile che mette a rischio la salute pubblica, distrugge l’ambiente e ignora completamente la volontà popolare”.
Lo dichiara il consigliere regionale Alessandro Sorgia, capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio Regionale, annunciando il deposito di un’interrogazione urgente indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore dell’Ambiente.
L’oggetto dell’atto ispettivo è il progetto di realizzazione di una discarica in località Is Urigus, nel comune di San Giovanni Suergiu, a meno di 150 metri da case, strutture sportive e aree di interesse collettivo.
“Siamo davanti a una scelta scellerata, in totale discontinuità con la vocazione agricola e residenziale del territorio. I cittadini hanno diritto alla tutela della salute, alla salvaguardia ambientale e a un futuro dignitoso. Questa discarica è l’opposto di tutto questo”.
Sorgia sottolinea inoltre la forte mobilitazione popolare: “Il Consiglio comunale si è espresso all’unanimità contro il progetto. Centinaia di cittadini hanno manifestato pacificamente, raccogliendo migliaia di firme. Non si può decidere senza ascoltare la voce di un intero territorio che dice no”.
Nel suo intervento, il consigliere ha voluto esprimere piena vicinanza e sostegno ai cittadini, alle famiglie, alle associazioni e agli amministratori locali impegnati in questi giorni in una mobilitazione civile, consapevole e determinata:
“A tutte le persone che stanno manifestando per difendere la loro terra, la loro salute e il futuro dei propri figli, va il mio pieno appoggio. Non siete soli. La politica regionale ha il dovere di ascoltare e agire di conseguenza”.
Nell’interrogazione presentata, Sorgia chiede se sia stata svolta una valutazione ambientale e sanitaria indipendente, se siano stati rispettati i vincoli urbanistici e se si intenda sospendere l’iter autorizzativo in attesa di una verifica approfondita.
“Serve una presa di posizione chiara da parte della Regione. Il Sulcis non può essere trattato come una discarica: è un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo. È tempo di restituirgli dignità, non nuovi rischi ambientali”.