Niente insulina salvavita, almeno non quella sotto forma di penna usa e getta. E, stando a quanto dicono alcuni farmacisti, la mancanza del farmaco sarebbe dovuta al fatto che la Regione non ha bandito la gara d’appalto necessaria per la fornitura.
La disperata denuncia a Casteddu online arriva dal giovane Riccardo C., diabetico insulino-dipendente da circa vent’anni, che solleva un grave problema che riguarda molti pazienti nella sua stessa condizione in Sardegna. Il giovane ha denunciato l’impossibilità di trovare l’insulina Tresiba Penna usa e getta, un farmaco salvavita fondamentale per il controllo della sua patologia, nelle farmacie locali. Secondo quanto riportato, né le farmacie né i depositi farmaceutici dispongono di questo prodotto, a causa della carenza dovuta, a quanto pare, a una presunta gestione inefficace della gara d’appalto da parte della Regione Sardegna.
“Tutti noi diabetici a cui è stata prescritta questa insulina siamo in difficoltà – ha spiegato Riccardo – sono andato in farmacia con la prescrizione medica, ma mi è stato detto che nemmeno i depositi farmaceutici ne hanno. La colpa di questa situazione è delle autorità sanitarie che non hanno curato adeguatamente le gare d’appalto necessarie per la distribuzione del farmaco. È una vergogna”.
La situazione ha colto di sorpresa molti pazienti, che si trovano senza una risorsa essenziale per il trattamento della loro malattia. Nessun avviso preventivo è stato dato dai medici del reparto di Diabetologia dell’Ospedale Binaghi di Cagliari, lasciando i pazienti in un’incertezza preoccupante riguardo alla disponibilità del farmaco.
Tresiba è un’insulina a lunga durata d’azione, che si caratterizza per un’assorbimento più lento e per un’efficacia prolungata nel tempo. Questo la rende una delle soluzioni terapeutiche preferite per i diabetici che necessitano di un trattamento stabile ed efficiente per il controllo glicemico. La difficoltà nell’accesso a questo farmaco, quindi, non solo compromette la gestione della malattia, ma mette anche a rischio la salute dei pazienti.
Riccardo si dice molto deluso dalla sanità sarda, che non sembra aver garantito la continuità delle forniture essenziali. “Non sono l’unico a vivere questa situazione – ha continuato Riccardo – e credo che se ci fossero canali di comunicazione tra i medici e i pazienti, avremmo potuto essere avvisati in anticipo”.
Questa vicenda solleva interrogativi sulle modalità di gestione delle forniture farmaceutiche e sulle modalità di comunicazione tra le strutture sanitarie e i pazienti, in un momento in cui la sanità sarda è chiamata a garantire l’assistenza necessaria a chi vive con patologie croniche come il diabete.