La crisi post epidemia è la terra di Bengodi per le mafie

La paralisi economica innescata dal coronavirus apre prospettive di crescita “da dopoguerra” per le cosche. Secondo la Dia anche il ciclo della Sanità è nel mirino dei boss. La ‘Ndrangheta è l’organizzazione in maggiore ascesa


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La paralisi economica innescata dalla pandemia “puo’ aprire alle mafie prospettive di espansione e arricchimento paragonabili ai ritmi di crescita che può offrire solo un contesto post-bellico”. È l’allarme lanciato dalla Direzione investigativa antimafia nella sua ultima relazione semestrale, un report di quasi 900 pagine che si apre con lo “Speciale Covid” dedicato ad “un’emergenza globale e senza precedenti”. “Le mafie – premette il dossier – nella loro versione affaristico-imprenditoriale immettono rilevanti risorse finanziarie, frutto di molteplici attività illecite, nei circuiti legali, infiltrandoli in maniera sensibile”.  Dimostrandosi capaci di “intelligere tempestivamente ogni variazione dell’ordine economico e di trarne il massimo beneficio”. Continua a leggere su Agi.it


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