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“Lo stadio pieno? Mi fa piacere, ho chiesto dal primo giorno l’aiuto al pubblico, da solo non ce la farei”. Claudio Ranieri è teso, emozionatissimo e concentrato al massimo per l’esordio nella panchina del Cagliari, il ritorno a trentuno anni di distanza. Prima gara in casa, l’avversario è il Como: “Un brutto cliente, nelle ultime otto gare ha perso solo una volta. Dobbiamo lottare e crederci. I tifosi sono importanti, dobbiamo centrare l’impossibile ma io non conosco l’impossibile”. Obbiettivo corsa verso il ritorno in serie A, le gare e le occasioni non mancano e Sir Claudio ha già avuto modo di testare tutti i suoi giocatori: “Il gruppo ha lavorato bene, sia i ragazzi che si sono allenati con me sia quelli che hanno fatto l’allenamento differenziato. Anche un 1-0 va bene, proprio Gigi Riva nel 1976 ha segnato il suo ultimo gol contro il Como. Sì, sono emozionato perchè faccio questo lavoro, l’allenatore, per l’emozione che mi dà. Domani non sarà una giornata come tutte le altre, ma piena di ricordi e di belle sensazioni. Abbiamo voglia di fare bene per dare soddisfazioni al nostro pubblico”. Elogia Nandez, Sir Claudio: “È super motivato e determinato. Luvumbo può sia fare l’attaccante puro sia l’esterno, nell’uno contro uno crea sempre scompiglio nell’avversario ma deve far capire bene quando vuole crossare per servire gli attaccanti. Ha grandi doti”. E il desiderio di rivedere Nainggolan in rossoblù? Ranieri è serafico: “Se vuole venire e ha la giusta mentalità e i buoni propositi è bene accetto”.
Non promette una vittoria all’esordio, il mister, proprio perchè il Como è un cliente tosto, molto tosto: “Dovremo essere intelligenti e attenti, se perdiamo la palla verranno a tremila all’ora in contropiede. Tutti i miei giocatori hanno già capito quelle due o tre cose fondamentali per partire, col tempo riuscirò a far passare totalmente il mio messaggio. Non devo per forza imporre il 4-4-2, vorrei che ogni giocatore diventasse un leader per spingere tutta la squadra”. Domani davanti a migliaia di tifosi in una Unipol Domus strapiena. In futuro, magari, nel nuovo stadio del Cagliari. Per Ranieri sarebbe il quarto: “Amsicora, poi Sant’Elia, ora la Unipol. Sì, mi piacerebbe entrare nel quarto stadio, il pallino ce l’ha in mano la Regione. C’è la possibilità di ospitare una gara degli Europei nel 2032, mi auguro di essere ancora qui, magari sarebbe un po’ troppo presuntuoso pensare ancora sulla panchina del Cagliari”. Ma mai dire mai, visto l’amore mai spento tra il Cagliari stesso e Claudio Ranieri. “Quello del 2032, per lo stadio, è un treno che dovremmo prendere al volo. Se arriveranno altre città Cagliari, e tutta la Sardegna, saranno tagliate fuori”.