Sono trascorse appena 24 ore dalla denuncia di Cagliari Online sulla vicenda di via Del Commercio, a Cagliari, dove gli abusivi romeni si erano allacciati artigianalmente per utilizzare l’acqua della rete idrica: l’ex capannone ormai dismesso della Sigma Schede Sarda, è da più di un anno (se non di più), occupato da un gruppo di nomadi senza tetto, con bambini al seguito. La foto aveva smascherato il “trucchetto obsoleto ma efficace”, un tubo che spuntava da un tombino portava il prezioso liquido direttamente dentro l’edificio “trasformato” in rifugio di fortuna. Qualcuno però è intervenuto, soprattutto perché l’azione illecita appariva come un colpo basso nei confronti delle famiglie sarde, tartassate da Abbanoa, con fatture e bollette salate da pagare. Ma da quelle parti, tra viale Elmas e zone limitrofe, si scorge una sorta di “città della gioia”, dove dagli stabilimenti e fabbriche chiusi per via della conclamata crisi del settore o trasferimenti in altre sedi, saltano fuori le occupazioni abusive di intere famiglie, quasi sempre di nazionalità romena.
Di fronte a via Della Nautica, all’altezza del civico 145 del viale Elmas, proprio a fianco di “Gianni Carboni officina metalmeccanica”, un ex consorzio agrario (ora trasferitosi al porto canale, in città), è sede ufficiale di famigliole che vi abitano da un pò di tempo. Addirittura avrebbero anche acqua e corrente gratis, (voci indiscrete di chi lavora nelle aziende vicine, ma è tutto da appurare). All’interno degli enormi edifici, c’è di tutto: discariche, rifiuti pericolosi, macchine semi-distrutte, eternit e sporcizia ovunque. La situazione igienico-sanitaria non è certamente delle migliori, c’è anche da chiedersi come mai le Istituzioni tollerano queste vicende da terzo mondo.
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