Brutta sorpresa stamattina per le società che svolgono l’attività negli impianti sportivi di Monte Claro. Un cartello esposto nel cancello di ingresso dei campi della Provincia di via Cadello annuncia la chiusura immediata della struttura .Il commissario straordinario ha comunicato che devono mettere in sicurezza i campi sportivi e l’area che li ospita. Sulla gestione degli impianti in questi ultimi anni è dovuta intervenire la magistratura. La gestione dell’impianto ora è stata affidata alla ditta Pro Service della Provincia ma non mancano le polemiche. La chiusura degli impianti ha provocato la reazione degli addetti ai lavori. In serata è partita la protesta sulla pagina Facebook della società R.V.F San Paolo da parte dei dirigenti e dei genitori dei ragazzi che svolgono la loro attività negli impianti del Parco di Monte Claro. “Dopo tante battaglie – scrivono – la provincia di Cagliari questa volta ha deciso di tagliarci le gambe definitivamente. È una situazione che ci lascia increduli ed arrabbiati. Stamattina all’ingresso dell’impianto sportivo di MonteClaro, un cartello ci informava che dalle ore 23.30 di oggi 2 marzo 2015 l’impianto sarebbe stato chiuso per lavori di manutenzione straordinaria, senza una data di fine lavori. Con nemmeno 24 ore di anticipo ci troviamo a riorganizzare o sospendere l’attività dei nostri 260 iscritti. Nella stessa situazione infatti ci sono le squadre di calcio a 5 del Club San Paolo, la Delfino Femminile, I Crusaders di Football Americano e le federazioni che organizzano i tornei annuali che si svolgono nell’impianto. Ci teniamo a ringraziare l’Ing. Michele Camoglio e l’Ing. Enrico Montalbano per questa inspiegabile decisione. Come se non bastasse al danno si aggiunge pure la beffa. Alla nostra richiesta di spiegazioni sui motivi della chiusura le risposte sono state molto vaghe. Qualcuno dice che tra le cause potrebbero esserci i riflettori pericolosi da mettere in sicurezza e gli scavi per i lavori sulla nuova rampa dell’asse mediano. Questa volta diciamo basta e abbiamo deciso di manifestare pubblicamente per riappropriarci del sacro diritto di poter consentire ai bambini di svolgere un’attività sportiva. Mercoledì 4 marzo alle 17.00 organizzeremo delle partite nei parcheggi dell’impianto di MonteClaro per urlare il nostro dissenso ai media, alle televisioni e alle testate giornalistiche che accorreranno.
” I ragazzi dell’RVF sono esattamente 197 nella fascia dai cinque ai sedici anni – spiega Roberto Ruggiu, responsabile del settore giovanile della RVF San Paolo – a Monte Claro giocano anche i ragazzi del Club San Paolo calcio a 5. Abbiamo trovato con grande sorpresa il cartello e l’avviso al presidente della società è arrivato solo con una telefonata. Il commissario straordinario ha comunicato che devono mettere in sicurezza l’impianto ma in realtà temiamo che possano demolire il bar in legno che risulterebbe abusivo anche se per questo c’è un processo civile presso il tribunale di Cagliari e pensiamo sia necessario attendere la decisione dei giudici.Ci chiediamo che cosa devono fare nei campi e perché hanno deciso di eseguire i lavori su tutti gli impianti simultaneamente senza prevedere una giusta alternanza per consentire il proseguimento dell’attività. Abbiamo qualche perplessità sulla tempistica e sulle modalità dell’esecuzione dei lavori. Sembra un’azione mirata e abbiamo qualche dubbio sul fatto che sabato pomeriggio i campi saranno aperti e possano essere utilizzati dai loro amici dell’MSP. La manifestazione di mercoledì è un messaggio molto forte che ci auguriamo arrivi alle persone interessate e possa sbloccare una situazione davvero molto imbarazzante”.Sui campi si sono susseguite una serie di inchieste giudiziarie. Una brutta storia che ha coinvolto i presidenti e dirigenti delle società finiti in procura per le polemiche, i contrasti e le denunce reciproche che di fatto hanno penalizzato i fruitori degli impianti e le numerose società che praticano negli impianti cagliaritani l’attività sportiva.Dopo le varie fasi di giudizio la provincia e’ subentrata nella gestione al Consorzio che ne deteneva la concessione dopo che il suo ricorso al Tar è stato ratificato dal Consiglio di Stato il 2 febbraio 2015. E ora arriva la decisione di chiudere i campi senza preavviso e senza nessuna possibilità di sapere la data di riapertura . Società in ginocchio e polemiche senza fine per una scelta operativa che lascia l’amaro in bocca.











