Karl Heinz, 37 anni di passione e magia a Cagliari con un sogno: “Un’Europa di pace, senza più guerre”

Karl Heinz, il tedesco più conosciuto a Cagliari, festeggia 37 anni di attività e si racconta: “Come trovo Cagliari oggi? Ricordo gli anni 80, la droga, la delinquenza, l’Aids. Poi la crisi economica e il Covid ora stanno portando a decine di chiusure, sono solidale per tutti. Forse per questo, adesso, c’è bisogno a Cagliari come in tutta Europa di più allegria”


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Trentasette anni dopo il primo giorno, Karl Heinz ha soprattutto un sogno: un’Europa e un mondo di pace, senza guerre. E’ stato il primo tedesco ad arrivare in Sardegna con la sua grande passione per la birra e per i minerali: decenni di storia e ricerche, per quello che è sicuramente il personaggio della settimana a Cagliari dopo il concerto dei Nashville giovedì scorso, il compleanno più bello (il 37esimo appunto) della sua attività dopo gli anni delle restrizioni del Covid. “E’ stata davvero dura restare senza lavorare per 14 mesi, senza il contatto con la gente, io lavoro con clienti che sono amici da tanto tempo, che sono cresciuti qui: un tempo ragazzini, ora mamme e padri con i loro bambini, succede anche questo. Amo Cagliari e ormai mi sento in parte anche sardo a tutti gli effetti. Adoro il mare, abito nella zona di Capitana e quando il tempo è buono non c’è un giorno che non cerchi la magia del mare”.

Karl Heinz si guarda indietro e, a 72 anni, dimostra nel corpo e nella mente la stessa età e soprattutto l’empatia che lo ha sempre contraddistinto. Non ha bisogno di pubblicità, l’articolo nasce solo dalla voglia di raccontare in maniera semplice un personaggio stimato da tantissimi cagliaritani, sempre pronto ad aiutare gli altri. Quando un amico ha un guasto o ha bisogno di avere un passaggio, lui è sempre disponibile. Tutti ricordano le sue gloriose feste organizzate alla Fiera o a Santa Margherita, notti speciali dove si riviveva perfettamente l’atmosfera delle Oktoberfest tedesche. “Ora il Covid ci ha impedito di ripeterle ma mi piacerebbe tornare a festeggiare: più di tutto mi piace l’allegria, in questo periodo sto organizzando un viaggio per la prossima estate a Colonia per fare vedere ai miei amici più stretti i posti dove siamo cresciuti. Lì poi il Carnevale è una festa strepitosa, da poco abbiamo rivisto tutti i video con nostalgia. Ma presto torneremo”. Un’altra sua grande passione sono gli scacchi: ogni anno organizza un torneo che si svolge in una sera sola, ma all’ultimo “sangue”.

Un mondo di pace? “Soffro molto per la guerra tra Russia e Ucraina, non c’è sera in cui non ne parliamo, tra una birra e l’altra”, tra speranza e considerazioni non solo geopolitiche. Karl Heinz rappresenta a Cagliari la storia della perfetta integrazione tra stranieri e cagliaritani ormai da quasi quattro decenni: non solo tra lui e i suoi ragazzi, ma anche gli stessi militari tedeschi della base di Decimomannu che a loro volta passano notti intere a parlare con i ragazzi sardi. Il suo è un luogo “che tanto di giorno non c’è”, dove la notte sembra fermarsi, tutti socializzano, nessuno litiga, quasi tutti si conoscono e soprattutto tutti si rispettano. Da Michele a Francesco, da Frank a David a Cristina, e poi le ragazze che lo aiutano come Monica ed Eleonora, Mary e la dolcissima Giulia,  e in passato tante altre che hanno fatto di un centro di aggregazione un posto unico, riconosciuto da tutti a Cagliari. Molto bello il messaggio su Fb di auguri che in questi giorni è stato scritto per lui da Giuliano Marongiu, uno dei migliori artisti sardi di sempre: “Quante vite in una sola esistenza e quanti sogni accarezzati con cura hanno scandito il viaggio di un uomo partito da un piccolo centro della Germania per approdare in Sardegna e dare forma ad un progetto pieno di idee e di mille colori da sfogliare.La sua forza, il fare gentile e un temperamento che ‘avvolge’ rivelano il carisma di un uomo che ha fa fatto della professione un’arte e del locale che gestisce il suo spazio di seduzione. Tra i tanti interessi, la buona cucina, le sue accese passioni e gli incontri coltivati con premura, il racconto di Karl si snoda e avvince per le verità che lo attraversano e le qualità che lo caratterizzano. A 72 anni è la voglia di guardare al futuro il segreto che tutto ammanta e riluce. Auguri di cuore!”, scrive Marongiu, 

Dai politici agli ingegneri, dai musicisti agli avvocati, sino agli studenti universitari, da lui si organizzano epiche chiacchierate quasi sempre soffuse, a bassa voce, come se fosse più semplice parlare anche dei propri problemi sfruttando davvero la magia della notte. Decine di lettori ci hanno chiesto di fargli gli auguri e di intervistarlo: “Non smetterò mai di sperare in un mondo di pace”, odia qualsiasi tipo di guerra Karl Heinz, ed è bello che a sognarlo a Cagliari sia proprio un tedesco doc. “Come trovo Cagliari oggi? Ricordo gli anni 80, la droga, la delinquenza, l’Aids. Poi la crisi economica e il Covid ora stanno portando a decine di chiusure, sono solidale per tutti. Forse per questo, adesso, c’è bisogno a Cagliari come in tutta Europa di più allegria”.  La bella storia di un personaggio unico che per tanti cagliaritani è sempre stato, soprattutto un grande amico della gente.

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