di Paolo Rapeanu
L’amore che sboccia tra gli stand della Fiera, dieci anni fa, tra lui e Federica: “È nata un’amicizia che poi, pian piano, si è sviluppata”. Trasformandosi in amore, con il conseguente matrimonio e la nascita di due figli. Japara Atif, 43 anni, è un hobbista: realizza bellissime lampade colorate modellando il pvc. Sorriso contagioso, Japara ha il “viaggio” nel suo dna: tante le città visitate insieme alla sua attuale moglie Federica, “studia Legge, si è presa una pausa per formare una famiglia insieme a me, ma adesso sta riprendendo”, spiega, sorridente, il 43enne. Da quattro mesi in pianta stabile a Cagliari, l’artista tunisino ricorda a memoria le particolarità delle tante città visitate: “Roma, nella quale ho vissuto per tanti anni. Ma d’estate staccavo e venivo in Sardegna, non solo a Cagliari, ma anche a Alghero e Sassari”. Un amante dell’Isola a trecentosessanta gradi, insomma. E la gioia di poter abitare nel suo capoluogo è tanta. Ma, c’è un ma.
Japara Atif lo dice chiaramente: “Cagliari è bellissima, lo sono anche i suoi abitanti. Mi dispiace, però, perché poteva essere una città più evoluta già 20 anni fa. Manca la voglia di investire, di diventare magari come Montecarlo”, sfruttando prevalentemente “il porto, è molto bello. Ho visto tante altre città, ho fatto un po’ di giri. Ripeto, mi dispiace che si stia sviluppando solamente, un po’, adesso”, osserva Japara, “Cagliari deve essere a tutti gli effetti la guida dell’intera Isola”.