di Ivana Urru
La mia è una storia come tante che però ho comunque desiderio di condividere con voi e con tutti i cagliaritani che come me non vogliono mollare .
Mi chiamo Ivana Urru, Ivi per tutti, ho 38 anni e vivo a Sestu.
Sono nata e cresciuta a Cagliari con l’intenzione di fare la maestra e di non andare via dalla mia città.
Dopo il diploma ho fatto tutti i lavori standard da isolana: call center , cameriera al Libarium dove ho lasciato un pezzo di cuore, poi nuovamente call center..ma stavolta si trattava del Call Center. Quello importante, serio dove potevi metter su famiglia e avere dei figli sostenuta completamente dall azienda tale H3g. Era tutto vero e io ho avuto la fortuna di trascorrere in H3g 9 anni della mia vita. Vita bella, colleghi eccezionali e soprattutto piacere ad andare al lavoro.
Un bel giorno ci hanno molto gentilmente ‘ceduti’ così dicevano i capi arrivati all improvviso…però l’hanno detto in modo così convincente che sembrava pure una cosa bella!!!e noi ci abbiamo creduto…tutti.
Poi però un altro bel giorno ( il giorno dopo per l esattezza)ci hanno detto che ci avrebbero pure dato l’esodo incentivato.. Eehhh??!!!!ho detto io..
Lo scivolo!!!!! Soldini per andare via! Levarsi dalle balle perché il posto per noi non c’era più mi hanno risposto. Poi però sono rientrata a casa e mio marito aveva perso l’ennesimo lavoro precario..
Ho guardato i miei figli e ho pensato: io qui non ci rimango, vi darò un fottuto futuro. Accetto lo scivolo con le lacrime nel cuore, sconfitta nel lavoro e nella vita. Il mio futuro, nella mia città era svanito nel nulla.
Io avevo i soldi e ho fatto le valigie per la Francia o la Svizzera. La destinazione era da decidere in fretta.
Poi una chiamata…ennesimo call center, ennesima grande azienda, Amazon. Picco natalizio e poi nulla, a casa.
Ancora una volta senza lavoro. E poi una decisione, la più importante e impegnativa che abbia mai preso: intraprendere un’attività. L’inizio di un’avventura piena di salite, di pianti, di felicità che ti gonfia il petto, di bocconi amari.
Ho investito tutto, cuore e scivolo…e sto ancora scivolando. La mia braceria è un posto piccolo e delizioso dentro si respira aria di determinazione e di voglia di fare…Il mio motto: si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare.
Io cucino con amore per i miei bambini, la mia famiglia e la mia terra. Ho lottato con tutte le forze per rimanere qui, in Sardegna e continuerò a farlo.
A chi pensa di partire e ama svisceratamente il nostro profumo di mare e maestrale dico: pensaci bene, è vero puoi sempre tornare per sempre o in vacanza, ma ti sarai sempre e comunque perso un pezzo di vita nella tua terra. Grazie, per avermi dedicato del tempo.











