Un evento atteso, annunciato appena un mese fa e che ha riunito per una sera, alla RCF Arena Campovolo di Reggio Emilia 17 artisti molto diversi fra loro ma per un unico obiettivo: aiutare l’Emilia Romagna, ed in particolare la Romagna, gravemente colpita dall’alluvione di metà maggio che ha messo in ginocchio tante attività produttive. Privati che non hanno più una casa in cui tornare. Italia Loves Romagna, manda in diretta su Rai Uno e introdotto dal sempre affidabile Amadeus, parte senza retorica con Zucchero e va avanti per ben 4 ore e mezza di musica, tra hit e duetti più o meno riusciti, ma comunque apprezzabili. I circa 40 mila presenti a Campovolo fanno sentire il loro calore a tutti gli artisti sul palco e i conduttori che si sono alternati sul palco (Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani) tra qualche piccolo imbarazzo dovuto alla diretta e a piccoli problemi tecnici, offrono la loro professionalità per una causa più che giusta. L’obiettivo, infatti, era ed è la raccolta fondi per la Romagna. Solo con i biglietti venduti per l’evento, sono stati raccolti 1 milione e 800 mila euro.
Uno spettacolo sicuramente apprezzabile e ricchissimo di musica, forse non ben amalgamato nei vari momenti rischiando di fare l’effetto kermesse per la poca chimica e conoscenza fra alcuni artisti, ma considerato il tempo in cui è stato preparato e soprattutto le motivazioni con cui è stato costruito, non è questo ad essere il nodo fondamentale. Molto emotivamente coinvolta Laura Pausini, che si commuove ed è quella che fa il discorso più lungo, dedicato alla sua terra e alla sua Solarolo, da dove è partita. Non trattiene le lacrime, Laura, e la voce rotta rafforza la potenza del suo messaggio.
Gli artisti sul palco, dicevamo, sono stati davvero tanti e con generi tra i più diversi: Da Ligabue a Gianni Morandi, da Elisa a Tananai, da Giorgia a Fiorella Mannoia, ognuno ha portato il proprio essere e la propria personalità più o meno forte, ma comunque incisiva. Decisamente inaspettati alcuni duetti, come quello di Tananai con Ligabue su “Piccola Stella senza cielo”: il giovane artista reduce dal successo sanremese con “Tango” era visibilmente emozionato e il fatto che questo fosse visibile ha fatto passare in secondo piano qualche imperfezione assolutamente perdonabile e che nulla ha tolto alla bellezza del brano e dei sorrisi scambiati sul palco. Sui social c’è chi non ha apprezzato ciò che è sembrata, da parte di alcuni, una sfilata pubblicitaria autoreferenziale, fatta per se stessi e non per la causa. Se è vero che è andare sul palco offre, implicitamente, enorme visibilità (soprattutto se in prima serata su Rai Uno), resta pur vero che se si organizza un evento e i fondi arrivano (e sono anche tanti) forse la cosa più importante resta, comunque, il risultato e ciò che questi fondi porteranno a costruire (e ricostruire). La musica, come hanno affermato gli stessi artisti, non può fare miracoli, ma strappare un sorriso ed emozionare, sì. E allora vale la pena, sempre, godersela con la leggerezza che merita e, allo stesso tempo, fare anche del bene al prossimo senza un tornaconto, se non quello di aver vissuto 4 ore e mezza di musica, cosa che in tv avviene sempre meno, emozionandosi anche. Una nota di merito particolare all’orchestra di 63 elementi che ha accompagnato gli artisti per tutta la sera con talento e professionalità.
Ma la raccolta fondi non si conclude qui: fino al 5 luglio sarà possibile fare donazioni, inviando un SMS o facendo una chiamata da rete fissa al numero 45538 (come di consueto, 2 euro per ciascun SMS inviato, oppure 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa). Sarà possibile donare anche sul sito www.antoniano,it su quello di Intesa Sanpaolo (forfunding.it/italia-loves-romagna), o con bonifico bancario sul cc di Intesa San Paolo (Iban IT16T0306909606100000196876, casuale Italia Loves Romagna).
La scaletta di Italia Loves Romagna:
Partigiano reggiano, Zucchero
Per colpa di chi, Zucchero (foto sotto)
Diavolo in me, Zucchero con Salmo
90 min, Salmo
5 gocce, Irama & Rkomi
Luna piena, Irama & Rkomi
Combattente, Fiorella Mannoia
Che sia benedetta, Fiorella Mannoia
Romagna mia (a cappella), Laura Pausini
Benvenuto, Laura Pausini
Simili, Laura Pausini
You Got A Friend, Laura Pausini con Giorgia
Tango, Tananai
Abissale, Tananai
Anche fragile, Elisa
Gli ostacoli del cuore, Elisa
Miserere, Andrea Bocelli con Zucchero
Con te partirò, Andrea Bocelli
Oro nero, Giorgia
Il mio giorno migliore, Giorgia
Di sole e d’azzurro, Giorgia
Il giorno di dolore che uno ha, Ligabue
Tra palco e realtà, Ligabue
Vertigine, Elodie
Due, Elodie
Apri tutte le porte, Gianni Morandi
Uno su mille, Gianni Morandi
(medley) Trattengo il fiato, Amami, Cercavo amore, Io sono bella, Emma
(sale sul palco Giorgio Panariello)
Nessun rimpianto, Max Pezzali
Con un deca, Max Pezzali
Voce, Madame
Il bene nel male, Madame
Mentre tutto scorre, Negramaro
Nuvole e lenzuola, Negramaro
Estate, Negramaro con Rkomi
Blu celeste, Blanco
Notti in bianco, Blanco
A modo tuo, Elisa con Ligabue
Gli anni, Max Pezzali con Tananai
La coda del diavolo, Elodie con Rkomi
Il peso del coraggio, Fiorella Mannoia con Emma
Piccola stella senza cielo, Ligabue con Tananai
Ovunque sarai, Elisa con Irama
Leggero, Ligabue con Max Pezzali
Finale dedicato a Lucio Dalla: Gianni Morandi, Elodie e Fiorella Mannoia cantano Vita
C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones (improvvisata sul momento, Gianni Morandi, Elodie e Fiorella Mannoia)













