Via della Sila strada dimenticata. Buia, senza asfalto e piena di buche. E circondata da incolti popolati da topi, bisce e cani randagi dove le prostitute si appartano coi clienti, i tossicodipendenti cercano un riparo e dove i cafoni scaricano macerie e spazzatura. Su via della Sila, strada abbandonata della città assieme a via Aspromonte e via delle Langhe che costituiscono, dal 1955, un agglomerato di Is Mirrionis, ha presentato un’interrogazione Maria Antonietta Martinez, capogruppo del M5Stelle in consiglio comunale.
I cittadini residenti della zona, ricorda la Martinez, al 95% hanno provveduto, ormai da anni, al risanamento degli abusi edilizi e pagano regolarmente le tasse (imu, tari etc.). Tuttavia “nonostante i 53 anni di vita del rione, l’amministrazione non ha mai provveduto all’installazione di punti luce e all’asfalto delle vie. Gli abitanti della zona, nel tempo e con una certa frequenza, hanno richiesto degli interventi urgenti, in quanto le buche e gli avvallamenti sono spesso stati causa di vari incidenti e cadute da parte di chi si avventura nelle strade. Soprattutto gli anziani, nonché le persone con scarsa mobilità o con sedia a rotelle, a causa del dissesto stradale, sono limitati e non possono uscire di casa, in quanto il rischio”, conclude, “è quello di farsi male molto seriamente”.
La consigliera sottolinea che in via della Sila, (“strada riconosciuta come privata ma difatti con funzione pubblica”), sono presenti 3 aziende che offrono un servizio di autorimessa e che tale movimentazione di mezzi e tir, sommata al traffico degli abitanti del rione oltre che dagli automobilisti di passaggio, “non fa che aumentare le buche”. E c’è poi il problema del campo incolto che fiancheggia la strada. Sterpi ed erbacce crescono rigogliosi. “È luogo di rifugio per insetti, topi, bisce e cani randagi, cioè, un potenziale pericolo igienico sanitario, ma non solo”, aggiunga la capogruppo del M5S in consiglio comunale, “non dimentichiamo tutti coloro che approfittano dell’oscurità per provvedere allo scarico di rifiuti e macerie e coloro che, grazie alle stesse condizioni, trovano luogo adatto per iniettarsi una dose di eroina o per appartarsi con una prostituta”.










