Il curriculum vitae completo e “fresco” di stampa per trovare un lavoro? Ce l’ha sopra la sua scrivania, Francesca Tinchi, 19enne di Santa Giusta. Accanto, però, ha la copia stampata dell’email che ha ricevuto da una società privata che gestisce uno dei tanti siti internet che danno la possibilità, pagando, di compilare il proprio curriculum. E il messaggio è tutt’altro che amichevole: “Oggi stiamo procedendo con una richiesta di azione legale, ti lasciamo un’ultima opportunità di pagare l’importo dovuto”, e subito dopo c’è un link. Ma come mai questa richiesta? A spiegarlo è la stessa ragazza: “Mi serviva con urgenza il curriculum per trovare lavoro come cuoca. A maggio mi sono affidata a un sito a pagamento. Ho pagato con la carta delle poste i tre euro e nove centesimi previsti ma, dopo due mesi, mi è arrivata una prima email. Sostenevano che avessi cliccato per abbonarmi a dei servizi a pagamento al costo di 14,90 euro al mese per quattro mesi”. La 19enne sbianca in volto: quella richiesta non l’aveva mai fatta. “Ho chiesto di disattivare tutto, ma c’è una penale. O pago centouno euro o rischio di essere vittima di un’azione legale o, peggio ancora, di vedermi sequestrato qualcosa per onorare il pagamento. Sono molto spaventata, mi sono rivolta all’Adiconsum e spero, col loro aiuto, di poter uscire da questo incubo”.
Per Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, il caso della 19enne è la tipica “pratica scorretta di qualche sito online. Ti fanno abbonare a servizi mai chiesti e poi, se non paghi tutto, ti inviano anche email minacciose. Abbiamo già mandato una lettera di diffida alla società in questione”, assicura Vargiu. E lei, Francesca Tinchi, attende fiduciosa: “Lancio un appello a tutti i miei coetanei: fate sempre attenzione a dove cliccate, le trappole nel web possono essere nascoste ovunque”.











