“Io, addetto al carro attrezzi a Cagliari disoccupato a 62 anni: mi mancavano due anni alla pensione”

Assunto, negli ultimi 34 anni, da cinque ditte, Marco Fadda è uno dei lavoratori che hanno bloccato viale Monastir con i carrogru: “Mia moglie è malata, mia figlia studia e mio figlio si arrangia: dovremo vivere in 4 con 750 euro al mese. Ero a due anni dalla pensione, ora potrò solo continuare a combattere”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Se l’era segnato sul calendario. 2023, la tanto agognata pensione. Ora, però, la vita di Marco Fadda, addetto al carro attrezzi a Cagliari, è stravolta. Cassa integrazione dallo scorso primo aprile, l’ombra sempre più grossa di una mancata assunzione da parte della nuova ditta che ha vinto l’appalto per gestire il servizio per conto del Comune e tanta, tanta disperazione. Anche lui, stamattina, ha guidato e spostato i carrogru bloccando viale Monastir: “Faccio questo lavoro da 34 anni, sono passato per cinque ditte. Dal primo gennaio dovevamo venire assorbiti nella nuova, ma a oggi non sappiamo cosa fare. Anche per me è scattata la cassa integrazione, all’ottanta per cento”, confida. Un problema gigantesco per Fadda. Con il suo stipendio, infatti, riusciva a mantenere se stesso ed altre tre persone: “Passo da 1350 euro, perchè sono sposato con due figli, a 750, la metà. Mia moglie ha problemi di salute e non lavora, mia figlia è all’Università e mio figlio cerca di arrangiarsi. E devo anche pagare un affitto mensile, per la casa, di 350 euro.” A conti fatti, si ritrovano a dover campare, in quattro, con trecentocinquanta euro mensili.
Come fare? Marco Fadda la butta sull’ironia: “Farò dieta, diventerò magro”. La battuta, amara, lascia subito spazio alla tristezza e alle lacrime: “A 62 anni i genitori non ci sono più, nemmeno i suoceri. Ogni fratello pensa alla propria famiglia e sono abituato ad arrangiarmi da solo, ho sempre lavorato. Ero a due anni dalla pensione, ormai mi rimasto solo un modo per andare avanti: combattere”.


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