Inter-Cagliari 3-1, Nicola sbaglia formazione e i rossoblù crollano con la maglia cinese per il marketing di Giulini. Inspiegabili le scelte dell’allenatore che punta su Deiola escludendo i migliori, criticata dai tifosi la scelta di Giulini di celebrare l’anniversario dello scudetto con una maglia tutta cinese, da vendere a 95 euro l’una: gira tutto storto al Cagliari, per l’Inter è stato poco più che un allenamento, ennesima delusione in salsa sarda. Ormai nel calcio contano i soldi, non le bandiere. Chissà cosa ne avrebbe pensato Gigi Riva, e se il figlio Nicola entrato in società abbia le stesse idee del padre che sicuramente non gradiva gli eccessi del calcio.
Ma questo è lo spettacolo: un allenatore che schiera una formazione avventurosa contro la prima in classifica, la difesa che sbanda paurosamente con Mina in serata negativa, persino Caprile viene facilmente uncinato da Lautaro. L’Inter va sopra di due gol, poi ad inizio ripresa Piccoli si risveglia: nel primo tempo si mangia un gol clamoroso, nel secondo sigla di testa la rete di una speranza effimera. Dura poco: pochi minuti e Bisseck sovrasta l’intera difesa e cala il tris che di fatto chiude la partita. Il Cagliari continua a fare passi indietro, con Nicola le squadre difficilmente migliorano e bisogna accontentarsi di trovare squadre inferiori per l’ennesima salvezzina che certamente non gratifica il ricordo degli eroi dello scudetto.












