I cani, i loro diritti, l’ingresso libero nei locali pubblici, il randagismo. I cani sono considerati i migliori amici dell’uomo, ma possono rivestire anche un ruolo diverso nella società degli uomini. Basti pensare al loro impiego nelle pet-therapy o in compiti professionali. Di questo si è parlato ieri nella nuova sede di Forza Italia a Cagliari, con l’obiettivo di proporre un nuovo disegno di legge che riguardi l’impegno che gli enti locali devono riservare ai cani e agli animali in generale.
In atto vi è una convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987. Intervenendo alla riunione il Professor Cubeddu della Facoltà di Veterinaria di Sassari ha precisato che :” La legge sulla tutela del benessere e sul maltrattamento degli animali esiste, ma viene messa in atto solo quando viene in qualche modo offesa la coscienza delle persone. Vi è anche una Legge Regionale del 1994 sulla promozione educativa degli animali. L’obiettivo è quello di far collaborare i servizi veterinari delle Unità sanitarie locali, gli ordini professionali dei medici veterinari e le associazioni per la protezione degli animali alla messa in atto di programmi di informazione ed educazione per il rispetto degli animali e per la tutela della loro salute, al fine di realizzare sul territorio un corretto rapporto uomo, animale e ambiente”
Tuttavia queste leggi non sono sufficienti e spesso non sono applicate. Durante la riunione è emersa la volontà e la necessità di creare nuove strutture, canili, che ospitino i cani randagi, con all’interno persone formate sull’educazione animale, anche con l’obiettivo di abbassare i costi relativi alle cure degli stessi. Fare formazione nelle scuole, diffondere la conoscenza sul trattamento e l’accudimento degli animali. Mancano però i soldi, indispensabili affinché gli animali, non solo i cani, abbiano le cure che meritano. La crisi economica ha colpito indirettamente anche loro. Spetta allora agli uomini trovare delle soluzioni. Basterebbe iniziare con il buon senso, quello che dovrebbe differenziarci dai nostri fedeli amici.









