Scatenò un inferno di fuoco devastando 20 ettari a Cabras, arrestato un piromane sessantenne

Lo scorso luglio, nel giorno del terribile rogo del Montiferru, l’uomo diede alle fiamme 20 ettari di territorio nella immediata periferia del paese, danneggiando case rurali, oliveti storici e vigneti e causando anche la morte di decine di animali e mettendo a rischio la vita di tante persone


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Il personale del Corpo forestale, su ordine della Procura della Repubblica e in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Oristano, il 26 maggio scorso, ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere di un uomo indagato quale autore del devastante incendio doloso che si era verificato il 24 luglio 2021 a Cabras, in concomitanza con i roghi del Montiferru e del Monte Arci.

Le indagini, dirette dal P.M della Procura di Oristano ed eseguite dal personale della Stazione forestale di Oristano nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito di raccogliere numerosi e concomitanti indizi in capo ad un sessantenne di Cabras, tale P.C.P.

L’incendio era stato innescato nel primissimo pomeriggio, in una giornata classificata dal bollettino regionale a “pericolo di incendio estremo”, caratterizzata da altissime temperature e forti venti di scirocco e proprio mentre le forze antincendio erano fortemente impegnate nei grandi incendi del Montiferru e del Monte Arci.

 

L’incendio di Cabras, sebbene abbia sollevato minor interesse mediatico, si era rilevato immediatamente pericolosissimo perché, oltre a causare la distruzione di più di 20 ettari di territorio nell’ immediata periferia dell’abitato, aveva danneggiato fabbricati abitativi e rurali, oliveti storici e vigneti causando anche la morte di decine di animali domestici e d’affezione e  con gravissimo rischio per l’incolumità pubblica e per la vita umana. Proprio una pattuglia del Corpo forestale, intervenuta per prima sul fronte del fuoco, aveva tratto in salvo una donna che tentava disperatamente di salvare dei gatti, investiti dalla furia delle fiamme. Ugualmente veniva evacuata dalla propria abitazione un’intera famiglia, ormai stremata dal tentativo di arginare le fiamme e proteggere il fabbricato.

 

A conferma ulteriore della gravità dell’evento e degli ingenti danni causati, il Comune di Cabras dichiarava lo stato di calamità e predisponeva un bando per l’erogazione di ristori ai cittadini titolari di civili abitazioni, beni immobili registrati e aziende agricole, interessati dai danni causati dal rogo.

 

Al termine delle indagini esperite, frutto di accertamenti tecnici, comparazioni, assunzioni di informazioni ed altre attività, sono emersi elementi tali da ritenere che il soggetto possa essere l’autore dei fatti avvenuti quel giorno del luglio 2021.

 

Il Giudice per le indagini preliminari ha condiviso in relazione all’attuale fase cautelare, la tesi del pubblico Ministero in ordine alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in capo all’indagato, congiuntamente ad esigenze cautelari per il concreto e attuale pericolo di reiterazione dello stesso tipo di reato nel corso della ormai prossima stagione estiva, accogliendo la richiesta di disporre la misura della custodia cautelare in carcere. Il reato di incendio, previsto dal codice penale tra quelli contro l’incolumità pubblica, in quanto mette a rischio la sicurezza e la vita umana, è anche uno dei più gravi contro l’ambiente con conseguenze devastanti sul territorio urbano, agricolo e forestale, oltre a determinare elevatissimi costi di intervento e di ripristino.

Gli uomini e le donne del Corpo Forestale, in oltre trent’anni di attività hanno maturato esperienza e competenze tecniche necessarie per giungere all’identificazione dei presunti autori degli incendi impegnati, oltre che nelle investigazioni, nella prevenzione, coordinamento dello spegnimento, rilevamento e cartografazione delle superfici percorse da incendio e statistica.

A loro va il plauso del Comandante del Corpo Forestale V.A. e del Direttore del Servizio Territoriale di Oristano.

 


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