“Alle volte si scrive senza conoscere i fatti, non sapete quanto sacrificio c’è in un’attività e per i malpensanti non ero assicurato”. Sono le parole sofferte di Giuseppe Curreli, gestore dell’Oasi dei Sette Vizi, il locale estivo che ieri notte, a causa di un maledetto rogo appiccato da ignoti, è andato letteralmente distrutto.
E Curreli affida in queste poche frasi lo sfogo in un botta e risposta su Facebook, dove decine di persone sui rispettivi profili social lanciano o tentano di gettare inutili cattiverie sull’ipotesi di un evento “creato” chissà con quale sotterfugio a scopo risarcitorio-assicurativo: “Quanti sacrifici e quante spese – sottolinea amareggiato, Giuseppe Curreli – una location che in due stagioni consecutive ha dato lavoro a decine e decine di persone, ha fatto divertire in modo sano e ordinato ad altrettanti clienti affezionati, ora tutto in cenere per la cattiveria di qualche persona, troppi i danni che ammontano a circa 350 mila euro. Un disastro immenso”.
I POST. Ci sono tante utenti che per solidarietà nei confronti del titolare dell’Oasi dei 7 Vizi hanno scritto il loro pensiero, come quello di Sergio Cara: “Io non credo che sia un atto al fine di incassare un rimborso assicurativo – scrive – tanto è vero che non era assicurato. Era un locale rinomato e ben curato e pertanto, seppure navigavano in cattive acque economiche, non avrebbero avuto difficoltà a vendere la concessione. Il mio pensiero è, essendo un locale piuttosto frequentato, desse fastidio a qualcuno che si vedeva sottratto di una importante fetta della sua clientela”. Non guarderó quelle foto – scrive in un post pubblico Andrea Marongiu, pr proprio dell’Oasi dei 7 Vizi – preferisco ricordarlo cosí…. #oasideisettevizi#sudore #cuore #anima #ricordi, e per non dimenticare quei 3 moschettieri e tutto lo squadrone che ci hanno lavorato con cuore e sacrificio”.













