Già dalla tarda mattinata di due giorni fa alcuni focolai erano ben visibili dalla via Cagliari: poche ore dopo si è scatenato l’inferno. Più roghi si sono sviluppati lungo il fiume: “Chi ha appiccato il fuoco in una giornata di vento forte e ha generato danni ingenti a strutture, mezzi, attrezzature pubbliche e private, rovinato aziende, famiglie, comportato la morte o il ferimento di animali è un criminale e come tale va trovato e punito senza sconti. Questo ci auguriamo e soprattutto ci meritiamo. Chi brucia la nostra terra deve penare” esprime il sindaco.
“La capacità e il coraggio dei tantissimi cittadini residenti, la forza e la resistenza di operatori e volontari di tutte le istituzioni presenti, che hanno difeso le abitazioni della periferia dal fuoco e dal vento, sono state fondamentali per evitare che bruciasse anche il centro urbano. Ci siamo andati davvero vicini.
La cosa migliore da sottolineare è che non abbiamo avuto feriti ne vittime tra la popolazione e gli operatori. Ora tiriamo un sospiro di sollievo e nel frattempo ci prepariamo a risollevarci. Servirà sostenere aziende e famiglie ma su questo la nostra comunità ha sempre dimostrato di non essere seconda a nessuna. Ci aiuteremo e ci rialzeremo. Lo faremo insieme, con determinazione ma anche col sorriso”.
Un avviso a chi ha appiccato il fuoco: “Da questa giornata ne usciamo scossi ma molto decisi ad accettare la sfida coi criminali. Vogliamo trovarvi. E l’impegno che ci prendiamo è quello di rinforzare ancora tutte le nostre organizzazioni, mettere a disposizioni altri mezzi e strumenti, vigilare ancora di più affinchè i criminali non abbiano vita facile ed i cittadini possano sentirsi più sicuri”.
Il paese sta già pensando in che modo poter aiutare chi ha perso tutto: è stato proposto, infatti, un evento per la raccolta fondi da donare alle famiglie coinvolte nel disastroso incendio.












