È arrivata nel reparto di Medicina d’urgenza ieri, dopo le ventuno, insospettita per non avere ricevuto notizie della madre, e ha scoperto che l’avevano trasferita a quasi tre chilometri di distanza. Ylenia Abis, 48enne di Quartu, è la figlia di Angela Pitzalis, pensionata settantunenne. La madre si è sentita male martedì mattina: “È stata portata d’urgenza, in codice rosso, al Brotzu. Non respirava più, l’ambulanza Mike è stata rapidissima nel prenderla e trasportarla al pronto soccorso”. La figlia non era in casa, è stata avvisata da una vicina: “Per tante ore non ho avuto nessun tipo di informazione dall’ospedale. Nessuna risposta, nessuna chiamata. Grazie ad un conoscente sono riuscita a scoprire che le condizioni di mia mamma erano gravi, tanto che appena sono riuscita a visitarla l’ho trovata in condizioni di salute non certo buone”. Il giorno dopo, ieri, il bis del calvario: “Alle 16:20 una dottoressa mi ha avvisata che la situazione si stava aggravando e che stavano cercando di stabilizzarla. Dopo neanche un’ora ho richiamato, mi ha risposto un’infermiera che mi ha detto solo che erano impegnati con un’urgenza. Ho chiesto se si trattasse proprio di Angela, non me l’hanno confermato”. In preda al panico, Ylenia Usai raggiunge l’ospedale dopo circa tre ore: “Sono arrivata alle 19:15, alle ventuno non sapevo ancora nulla. Mi hanno fatto salire in reparto perchè volevo consegnare un ventaglio a mamma, solo allora ho scoperto che l’avevano trasferita al Santissima Trinità, in coma, in Rianimazione”-
“I medici si sono giustificati dicendo che non avevano la cartella, ma quando avrebbero dovuto avvisarmi? Se non fossi andata io chi mi avrebbe dovuto chiamare?”. E c’è di più: “Oggi dovrò tornare al Brotzu per recuperare lo zainetto e il portafoglio di mia madre, ieri mi hanno dato solo i suoi due cellulari e una collana. Scriverò una email di protesta all’ufficio relazioni con il pubblico del Brotzu”.












