Immunità parlamentare, privilegio o abuso? “Viviamo in un Paese dove un cittadino può essere condannato per aver rubato un melone, mentre un parlamentare può evitare un processo perché i suoi stessi colleghi votano per proteggerlo”.
La rabbia del sindaco Giorgio Zucca di Sardara che ha scritto alla Camera dei Deputati ed al Senato per denunciare la questione. Dalla Salis al caso Almasri, l’immunità parlamentare diventa un caso che fa discutere e che scuote anche chi amministra, tra mille difficoltà, i comuni del territorio: tra questi Zucca, sindaco di Sardara, che ha voluto mostrare le sue perplessità riguardo l’argomento: “Come si può ancora giustificare l’immunità parlamentare, quando diventa un modo per sottrarsi alla giustizia?
Questa non è giustizia.
Questa non è democrazia.
E di certo, questa non è la politica in cui crediamo.
L’immunità parlamentare dovrebbe servire a garantire libertà di parola e indipendenza di giudizio, non a coprire atti indegni o abusi di potere.
Provo disagio, come Sindaco e come cittadino, nel vedere una classe politica che spesso pensa prima a se stessa e poi – forse – al bene comune.
E mi chiedo: come possiamo definirla “arte nobile”, se a guidarla è l’arroganza dei privilegi, non il senso di responsabilità? La legge deve essere uguale per tutti.
Chi rappresenta il popolo deve dare l’esempio, non scappare dalle regole. La vera politica è servizio, non impunità.
È tempo di ripensare certi privilegi, e di rimettere al centro l’etica, il buon senso e il rispetto per i cittadini onesti che ogni giorno fanno la loro parte senza scudi né scorciatoie”.












