Il racconto di una mamma: “Treno in ritardo, mia figlia lasciata fuori dalla classe a Cagliari”

Franca Steri, 50enne, vive a Serramanna. La figlia, ogni giorno, deve prendere il treno da Samassi per arrivare al Martini di viale Ciusa: “Per tre volte è arrivata leggermente tardi per colpa del treno, ogni volta è rimasta 6 ore in corridoio. La vicepreside ci ha consigliato di farle prendere il treno precedente: passa alle 6:15, troppo presto”


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Collegamenti ancora da rivedere, forse, in Sardegna, soprattutto quelli su ferro. Garantire numerosi “passaggi” tra il sud dell’Isola e il capoluogo è ancora un miraggio e così, tra i tanti disservizi, capita anche che un treno faccia ritardo e che una studentessa non venga fatta entrare in classe perchè arrivata dopo il suono della campanella. Succede a Cagliari, e Franca Steri, 50enne di Serramanna, madre di una studentessa del Martini di viale Ciusa, ha deciso di scrivere una lettera alla nostra redazione, dopo avere parlato più volte con i vertici dell’istituto.
“Buongiorno, vi scrivo questa mia per capire se posso essere io a pensare in modo errato o se vengono a mancare i diritti dei nostri ragazzi. Infatti la dirigenza delle scuole superiori, nel mio caso l’istituto Martini di via ciusa a Cagliari ha la facoltà di decidere se l’alunno, che arriva in ritardo può oppure no entrare in aula, in caso negativo, e nel caso che i genitori siano impossibilitati ad andare a prendere la studentessa,  la ragazza, 15enne, viene lasciata per ben 6 ore seduta in un corridoio senza nessuna sorveglianza da parte di un adulto . A questo punto mi chiedo se non è proprio la scuola a venir meno ai diritti dei ragazzi, togliendo la possibilità di presenza e il diritto allo studio. È forse questa una punizione esemplare? Non esistono altri metodi per evitare l’assenteismo? Se è la famiglia a far mancare l’istruzione al proprio figlio subentrano svariate istituzioni legali, ma se è un dirigente va benissimo!!!! A questo punto mi chiedo se in realtà non si tratti di un abuso. Naturalmente il dirigente è irreperibile”. Franca Steri, contattata dalla nostra redazione, ha aggiunto che “la vicepreside ci ha consigliato di farle prendere il treno precedente: passa alle 6:15, troppo presto”.


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