“Il PUC? Monserrato 2.0 in salsa Locci”: la minoranza boccia il piano urbanistico comunale presentato dal sindaco e approvato dalla sua maggioranza, “la verità è che appena il piano sarà vigente forse tra 6 o 12 mesi, nulla di tutto ciò si potrà realizzare. Giusto qualche area sbloccata qua e la che accontenta qualcuno e scontenta qualche altro. Infatti questo PUC, descritto come un quadro di Picasso in realtà ha solo la cornice e non l’opera d’arte”. Non usano mezzi termini Valentina Picciau, Andrea Zucca e Ivano Argiolas, Gruppo Pauli Monserrato – La Svolta, per commentare ciò che per il primo cittadino Tomaso Locci sarà la svolta per la città. “Come al solito il sindaco mistifica la realtà, raccontando vere e proprie bugie. E lo fa in funzione di una campagna elettorale mai terminata, ma visto il palese calo di consensi, è costretto ad accelerare.
Innanzitutto, in 30 anni di autonomia questa è la quinta adozione di un PUC e non la prima, anche se forse è la prima volta che viene adottato un PUC in decrescita e non in sviluppo. Il sindaco racconta di un piano che porterebbe benessere e sviluppo: 3500 nuovi abitanti, con aree eventi sportivi, con piscina, pista di atletica, un circuito di moto GP e formula 1. Parrebbe pure uno stadio”. E ancora: “Mancano totalmente i piani di risanamento di Su Tremini, S’Ecca e S’arena, Terr’è Teula, Barracamanna. Il piano di sviluppo ipotizzato e vincolato a questi piani neppure iniziati. Dal 2016 ha aspettato a 9 mesi dal voto per presentare questo “quadro vuoto” solo per mera propaganda. Nella speranza che i cittadini lo possano rivotare credendo per l’ennesima volta alle promesse irrealizzabili, a prescindere da quanti emissari vengono mandati a scrivere sui social l’esatto contrario, esaltando l’ordinario come se fosse un regalo del re verso i suoi sudditi”. “Invece tra 9 mesi, chiunque vincerà le elezioni dovrà mettersi a lavorare ai piani di risanamento, alle vasche di laminazione per ridurre il rischio idrogeologico, che Locci ha lasciato incompiuto nonostante un finanziamento preso nel 2014 dalla giunta precedente.
Lo sviluppo passa dalla nuova SS554, che al momento è solo un muro tra la parte nord e sud di Monserrato e anche su questo aspetto Locci è al palo. Nulla è stato fatto per declassificare la SS554 a strada urbana”. Dure considerazioni, insomma, da parte dei consiglieri che in conclusione affermano: “8 anni persi dietro un sindaco autoreferenziale e inconsistente, maniaco del controllo attraverso illusioni mal congeniate e tensioni tra chi crede o meno alla sua mera propaganda”.











